ROMA – A poche ore dalla presentazione del premier Draghi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la ministra per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, intervenuta nel programma ‘Start’ (Sky TG24), ha spiegato quali saranno gli interventi del governo rivolti agli under 35.
Recovery, in arrivo progetti per lo sviluppo di nuove competenze
“Le risorse del nuovo piano vanno investite soprattutto sui giovani. Digitalizzazione e transizione ecologica sono i due capisaldi del Pnrr – ha spiegato Dadone – ma si investe tantissimo anche in scuola, formazione e nel passaggio tra scuola e mondo del lavoro. Stiamo mettendo a punto progettualità che mirino ad orientare i ragazzi e rendano più agile l’inserimento nel mondo del lavoro. Dobbiamo parlare di nuova competenza e nuove professioni – ha sottolineato la ministra – Abbiamo progetti di orientamento per i ragazzi: uno ad esempio è quello del servizio civile universale che vogliamo reindirizzare su quello della transizione ecologica”.
In arrivo un portale unico per orientare i giovani nel mondo del lavoro
“Nei prossimi giorni- ha spiegato Dadone- lanceremo un portale aggregatore, un progetto in realtà ereditato dal ministro Spadafora, che conterrà tutte le offerte che i ministeri, le amministrazioni centrali e poi a cascata le regioni e gli enti locali avranno per i giovani. Su un unico portale i ragazzi troveranno tutte le possibilità che lo Stato mette loro a disposizione. È importante riuscire a dare un’informazione semplice chiara e tutta nello stesso sito per i giovani under 35″.
Nel recovery anche il rilancio degli istituti tecnici e delle competenze STEM per le ragazze
“La pandemia ha aumentato le problematiche legate al tasso di disoccupazione giovanile. Quando si parla di scuola bisogna investire non solo in edilizia scolastica ma anche nella formazione dei formatori, perché servono nuovi modi di insegnare”, ha proseguito Dadone a proposito del Recovery plan. “Servono nuove borse di studio, occorre spingere gli istituti tecnici, che negli anni hanno perso adesione da parte dei ragazzi con effetto a cascata sul mondo del lavoro, perché quelle competenze sono molto richieste. Come sono molto richieste anche le competenze Stem per le ragazze, ecco perché andremo ad intervenire anche su questo all’interno dei progetti del Recovery”, ha spiegato l’esponente del governo. “È importante che la pubblica amministrazione venga vista dai ragazzi come un’opportunità per loro e che sia attrattiva. La PA avrà un ruolo nodale nei progetti del Recovery, di conseguenza i giovani con le loro competenze avranno un ruolo importantissimo”.
Dadone: “Sul Recovery i giovani vogliono informazioni chiare”
La ministra ha assicurato che il governo Draghi è pronto a prendere spunto dalle proposte che provengono dagli stessi ragazzi: “I giovani hanno chiesto di essere ascoltati. In una settimana sono arrivate 15mila adesioni al questionario (Next Generation You, ndr). Ho fatto pervenire al presidente Draghi e al ministro Franco l’esito del report. I giovani hanno chiesto di investire nelle borse di studio, nelle forme di emancipazione per entrare nel mondo degli adulti e hanno chiesto di formare i formatori. La maggioranza ha risposto di non aver avuto una comunicazione chiara sulle linee direttive del Recovery“.