ROMA – Un razzo cinese rientrerà in maniera incontrollata sulla Terra. È pericoloso? “Sulla base degli ultimi dati forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana, al momento la previsione di rientro sulla Terra è fissata per il 9 maggio, con un’ampia finestra di incertezza. Non è quindi ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio”, fa sapere la Protezione civile.
I frammenti del razzo cinese potrebbero precipitare su nove regioni italiane: Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Il razzo cinese sotto osservazione è il lanciatore PRC CZ5B, noto come Lunga Marcia 5B. Quello in caduta verso la Terra è il suo secondo stadio. Il lanciatore è partito lo scorso 29 aprile con a bordo Thiane, il primo modulo della futura stazione spaziale cinese.
Perché ciò che rimane del razzo sta precipitando verso il nostro pianeta senza nessun controllo? Lo ha chiesto l’agenzia Dire a Marco Castronuovo dell’Agenzia spaziale italiana (Asi).
“È stato deciso in fase di progettazione”, chiarisce subito. Il razzo cinese “non è stato progettato per essere controllato nella fase finale. La questione è economica”. Costruire un razzo senza sistemi di controllo in fase di rientro, banalmente, costa meno. E ci si affida alla bassa probabilità di impattare su zone abitate. È legale questa soluzione? “Non c’è una normativa, la Cina non sta infrangendo nessuna legge. Tutto è rimesso alla buona volontà e alla coscienza degli Stati” che intraprendono missioni spaziali.
RAZZO CINESE, ECCO I CONSIGLI PER RESTARE AL SICURO
La Protezione civile, attraverso una nota, ha fornito alcune indicazioni utili su come comportarci per restare al sicuro:
• è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate.
• i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici.
• all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti.
• è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto.
• alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.