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Quando è il momento giusto per farsi un tatuaggio? | L’intervista

Abbiamo citofonato allo studio Boundless di Livia Nati per capire il confine tra moda e scelta personale

Roma – ​Tatuarsi è una scelta importante, richiede un pizzico di incoscienza ma certamente anche buon senso. Eppure dipingersi la pelle con un inchiostro indelebile sembra un fenomeno inarrestabile. Abbiamo citofonato allo studio Boundless di Livia Nati per capirci qualcosa.

L’artista e tatuatrice romana ci ha spiegato come il suo e quello dei suoi colleghi sia in primis un lavoro ‘artigianale’.

Il tatuatore deve essere un perfetto esecutore capace di soddisfare le richieste dei clienti ma anche di rispettare un preciso codice etico.

Quando tatuarsi allora?!

Non c’è un momento esatto, disegnare il proprio corpo è un vero e proprio rituale che richiede profonda convinzione. Ecco perché Livia ai diciassettenni sconsiglia il tatuaggio: il confine tra moda e scelta personale potrebbe infatti diventare molto labile. Ci si potrebbe pentire e non sempre i laser fanno i miracoli!

La tendenza 2021 sembrerebbe andare nella direzione ‘microtatuaggio’, ma anche qui la designer ha fatto chiarezza.

“L’utilizzo di aghi molto sottile e la realizzazione di leggere sfumature potrebbe non avere una buona durata nel tempo”. Il rischio è quello di ritrovarsi un disegno che negli anni si cancelli. Ci sono comunque professionisti specializzati in tatuaggi minimal a cui è bene rivolgersi: ogni tatuatore ha infatti le proprie peculiarità.

Dove tatuarsi?

Avambracci e schiene pare abbiano lasciato il posto a orecchie, dita e polsi ma attenzione: la resa non è come quella delle foto degli influencer.

​Tra le opzioni oggi c’è anche il nuovissimo ‘Tatuaggio effimero’, un’invenzione di una startup newyorkese che ha appena brevettato un inchiostro capace di sparire tra i 9 e i 15 mesi.

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2021-05-14T09:19:00+02:00