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Nella tragedia delle foibe, il dolore di tre popoli schiacciati dal regime del terrore di Tito

Intervista a Paolo Sardos Albertini, presidente della Lega Nazionale

foibe

TRIESTE – Per parlare della tragedia delle foibe, abbiamo incontrato a Trieste Paolo Sardos Albertini, presidente della Lega Nazionale. A lui abbiamo chiesto di spiegare cause e ripercussioni di una vicenda di uomini che la  grande storia ha relegato per lungo tempo in un angolo.

“Le foibe sono un fatto storico. A guerra finita, nella primavera del 1945, migliaia di Italiani assassinati nelle foibe o in mare, allo stesso modo sono morti decine di migliaia di Sloveni e Croati. Una strage pesantissima. Il Maresciallo Tito, con il terrore stava costruendo la nuova repubblica comunista in Jugoslavia. Il terrore è una bestia bruttissima: resta nell’animo delle persone. Ci hanno raccontato per decenni che le foibe erano il risultato della violenza italiana in Istria, ma si trattava di un falso clamoroso – continua Sardos Albertini – L’esodo dei giuliani istriani e dalmati è stato difficilissimo, ma le autorità Jugoslave hanno fatto di tutto affinché gli Italiani lasciassero quelle terre. La nuova Jugoslavia doveva essere garantita nei suoi confini: sacche di italiani al suo interno, a trattato di pace concluso, sarebbero diventati un problema da gestire. La visita del Presidente Sloveno è stata un omaggio a tutti i morti del dopoguerra. Quando lo farà anche il Presidente Croato, il cerchio sarà chiuso. La tragedia degli eccidi non deve essere divisiva tra i popoli, ma unire nella solidarietà”.

2021-06-07T10:37:02+02:00