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Fast Animals and Slow Kids: “In 10 anni abbiamo superato di tutto. Siamo qui proiettati al futuro”

Guarda l'intervista al gruppo, da stanotte su tutte le piattaforme con il disco "È già domani"

Non chiamateli indie. Chi li ascolta sa bene che i Fast Animals and Slow Kids non sono di certo la band da incanalare in compartimenti stagni. Aimone Romizi, Alessandro Guercini, Alessio Mingoli e Jacopo Gigliotti tornano a dimostrarlo con “È già domani”, il sesto disco come gruppo da stanotte su tutte le piattaforme (pubblicato da Woodworm in licenza esclusiva per Believe).

Un progetto “con un sacco di roba dentro”, come ci spiegano i ragazzi nell’intervista rilasciata a Diregiovani alla vigilia del rilascio. E non nel senso negativo della frase, anzi. I Fask giocano con le sonorità e i riferimenti musicali, le chitarre e le atmosfere da live.

In questo senso, “è un disco che nasce immaginandolo dal vivo”, frutto – ci dicono – della sperimentazione cercata nel “tempo che abbiamo avuto in questi due anni di pausa in cui non abbiamo avuto scadenze. È un disco eclettico, nel senso ci siamo presi delle libertà che prima non avevamo mai utilizzato”.

Con una storia decennale, i Fast Animals and Slow Kids ci catapultano dentro uno dei loro concerti pieni di energia, di quelli che torneranno a far vivere con il tour in partenza nel 2022. E, pensando al futuro prossimo, una delle chiavi di lettura del disco è sicuramente il tempo:

“È già domani- spiega Aimone- si basa sul fatto che siamo sempre in continua proiezione di noi stessi, viviamo un presente alla luce di un futuro che è sempre più vicino. Quando facciamo qualcosa lo facciamo, quindi, per essere i noi stessi di domani. Da un lato è positivo perché vuoi sempre migliorare, dall’altra ti trovi a confrontarti con un aspetto quasi stressante che è l’incapacità di gestire il quotidiano ed è su questo tema che poi aleggia tutto il disco”

Nonostante questa sensazione di felice instabilità, i Fask guardano solo avanti, convinti che la loro storia sia la prova che fermarsi non è tra le opzioni:

“Ci siamo trovati mille volte a guardarci in faccia e dire: ‘La musica che stiamo facendo ci piace davvero? No, allora cambiamola’. In alcuni momenti magari non veniva nessuno ai nostri concerti, ci guardavamo e ci chiedevamo: ‘Vogliamo fare i musicisti davvero? Si lo vogliamo fare’. Abbiamo superato tutte queste ‘frontiere’ e questo dà speranza nel pensare che tutte le barriere che incontreremo le distruggeremo“.

Prima o poi a Sanremo?

E chissà che un giorno non vedremo i Fast Animals and Slow Kids anche sul palco del Festival di Sanremo (“Se ci sarà la canzone giusta”). Intanto, l’attenzione è tutta ai 12 inediti di “È già domani”, anticipati dai singoli “Come un animale” (scritto insieme a Lodo de Lo Stato Sociale), “Cosa ci direbbe” (il feat. con Willie Peyote) e “Stupida canzone”. Di questo e molto altro, i Fask ci hanno parlato a distanza.

GUARDA L’INTERVISTA

2021-09-16T18:24:18+02:00