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Luna Park, Roma degli Anni 60 tra glam, intrighi e zucchero filato

Ecco cosa ha raccontato il cast in occasione della presentazione virtuale della serie

Continua il viaggio di Netflix nella serialità italiana. Dopo aver portato i suoi spettatori nella criminalità organizzata romana con ‘Suburra’, nel dramma e nella solitudine di due giovani studentesse etichettate come ‘baby squillo’ in ‘Baby’, nella periferia di Milano tra gli invisibili con ‘Zero’ e negli Anni 90 con ‘Generazione 56k’, la piattaforma teletrasporta i suoi utenti nella magica Roma degli Anni 60 tra il glamour della Dolce Vita e la magia del Luna Park. Al centro due famiglie – i giostrai Marini e i ricchi Gabrielli – unite dalla ricerca di una verità tenuta nascosta per anni che vede la luce grazie ad un incontro voluto dal destino. Il 30 settembre debutta sulla piattaforma ‘Luna Park’. Sei episodi, prodotti da Fandango, creati e scritti da Isabella Aguilar (‘Baby’, ‘The Place’) e che vedono dietro la macchina da presa Leonardo D’Agostini (Nastro d’argento al miglior regista esordiente nel 2019 per ‘Il Campione’) e Anna Negri (‘Baby’).

Perché gli Anni 60? Mi piaceva l’idea di mostrare un periodo storico che è stato tanto raccontato attraverso il cinema e la narrativa di quegli anni ma poco ‘riraccontato’ perché diventato sacro, quasi intoccabile. ‘Luna Park’ non mostra solo quel periodo ma anche l’immaginario di quel tempo. Infatti è anche un po’ favola con le sue ombre e con cenno alla politica“, ha detto Aguilar.Mi è sembrata un’opportunità magnifica raccontare questo attraverso un luna park perché a Roma, in quegli anni, il vero Luneur – ha proseguito – era un posto in cui la piccola e la medio borghesia macinavano sogni con tutti i problemi sotto il profilo economico e sociale”.

LUNA PARK, IL TRAILER

Mistero e intrecci famigliari che mostrano il ‘buono’ e il ‘cattivo’ del parco giochi: da una parte la (ri)scoperta in età adulta dell’infanzia in cui le diversità si annullano e in cui c’è spazio solo per la spensieratezza, condivisione e innocenza; dall’altra, invece, il luna park visto come la metafora di una società che si basa sulla finzione, in cui il potere compra ogni cosa e in cui l’apparenza è ciò che conta.

L’idea era quella di mostrare come, al di là delle classi sociali, al di là dell’essere giostrai, comunisti o fascisti, contasse la determinazione dell’individuo a scegliere se essere una persona egoriferita, chiusa nel proprio sistema di segreti e nella propria avidità emotività oppure essere una persona in grado di dare, di fare squadra e superare le differenze“, ha detto Aguilar a Diregiovani. “Al di là del mondo a cui appartieni sta a te come singolo individuo liberarti e decidere chi vuoi essere. Tutti i personaggi di ‘Luna Park’ vivono questo conflitto. La protagonista, Nora (interpretata da Simona Tabasco, ndr), combatte con questo. Nel suo viaggio – ha proseguito – tra i giostrai e i ricchi di villa Gabrielli si rende conto che in entrambi i mondi c’è il bene e il male, l’eroismo e il marcio“. La creatrice ha poi concluso: “Sta a noi decidere chi vogliamo essere oppure continuare a nasconderci dietro la nostra appartenenza sociale come se fosse uno schermo per impigrirci nel nostro egocentrismo“.

Tra le luci magiche del Luna Park, l’odore dello zucchero filato e dei pop corn, delle sfavillanti feste con attori e attrici celebri, delle cene lussuose in casa Gabrielli e delle feste folkloristiche in casa Marini, la serie racconta anche di un altro segreto che getta ancor più mistero sulle due famiglie: l’uccisione di una ragazza, che ha cercato di sottrarsi a uno stupro.

LUNA PARK (L to R) ALESSIO LAPICE as SIMONE and SIMONA TABASCO as NORA in episode 106 of LUNA PARK Cr. ANDREA MICONI/NETFLIX © 2021

 

 

 

‘Luna Park’ è una di quelle serie che sorprende. Sì perché dal trailer le aspettative erano basse, se non bassissime. Ma appena appena parte il primo episodio è pronta a sorprendere. Tra tutte quelle italiane viste sulla piattaforma questa, forse, è nella lista di quelle che dovresti vedere. C’è ritmo e c’è mistero (ben costruito) e non vedi l’ora di scoprire come andrà a finire. Perché come si dice nella serie “tutti abbiamo il diritto di avere un segreto“: ecco cosa hanno raccontato gli attori a Diregiovani su questo:

In quest’epoca in cui ‘dire’ conta più di qualunque azione, io credo che sia un diritto inalienabile quello del ‘non dire’ esattamente tutto quello che passa nel cervello dell’essere umano. E credo che l’oblio sia molto sottovalutato perché non è detto che tutto quello che si dice sia frutto di una riflessione profonda o di qualcosa che venga direttamente dall’animo“, ha detto Guglielmo Poggi (interprete di Gigi Gabrielli) a Diregiovani. L’attore ha poi concluso: “In ‘Luna Park’ ma anche nella letteratura e nell’arte in generale è stato un grande punto di riferimento. Per quale ragione adesso tutti debbano dire tutto rimarrà uno dei grandi misteri di questa epoca“.

Forse ci sentiamo sempre in dovere di essere onesti, questo è sicuramente un pregio però forse è importante tenere qualcosa per sé  per ci rende sempre vivi custodire un segreto, portarlo avanti e poi rivelarlo al momento giusto”, ci ha raccontato Lia Grieco.

Per me ognuno ha diritto ad avere un segreto, ma questo non deve intaccare la vita di un’altra persona che ha diritto di sapere, come nel caso di Nora (Tabasco, ndr) e Miranda (Milvia Marigliano, ndr). Credo che sia sacrosanto avere dei segreti e dei non detti. Ciò che è intimo è intoccabile, intangibile. I segreti sono buoni se non creano danni ad altre persone”, ci ha detto Edoardo Coen.

Se dovessimo porre questa domanda a Simone lui risponderebbe ‘tutti’. Segreti e verità che lui nella serie riesce a catturare attraverso la sua macchina fotografica. Avere un segreto è legittimo, giusto. Però, come vediamo, le due famiglie a causa di un segreto è come se non riuscissero a prendersi, è come se fossero bloccate da un vetro. Anche all’interno dei singoli nuclei famigliari“, ci ha raccontato Alessio Lapice.

Completano il cast Tommaso Ragno, Milvia Marigliano, Mario Sgueglia, Ludovica Martino, Paolo Calabresi, Fabrizia Sacchi, Michele Bevilacqua e Lorenza Indovina.

LUNA PARK, CI SARÀ UNA PROSSIMA STAGIONE?

La fine della prima stagione è inequivocabile: questa serie ha una seconda stagione, ma vedrà la luce?: “C’è un progetto disegnato su tre stagioni, se si faranno o meno non lo so. Dipende da come andrà questa prima stagione. Metà del segreto è raccontato in questi sei episodi, il resto nei prossimi“, ha concluso Aguilar.

LUNA PARK, IL POSTER

 

2021-09-29T12:23:51+02:00