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“La musica non può più aspettare”. Sciopero del silenzio al MEI

Quindici minuti di silenzio sabato al MEI. Perché la musica riparta da subito con capienze al 100%, altrimenti morirà

30 Settembre 2021
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Gli addetti ai lavori chiedono che la musica torni a suonare in club, teatri e stadi con capienza al 100%. In rete lo chiamano “Effetto Conte”, perché a far alzare la voce sono state le immagini di un “tour” elettorale all’insegna degli assembramenti. Sui social all’unanimità gli artisti protestano, è di Cosmo l’invito a uscire dai social e prendersi le strade, La Rappresentante di Lista chiede regole chiare, 100% delle capienze e basta imposizioni al pubblico e così anche Fedez, Mahmood, Motta, Calcutta e tantissimi altri. La protesta passa anche per il MEI, il meeting degli indipendenti in programma a Faenza l’1,2 e 3 ottobre, con lo sciopero del silenzio.
 
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IL 2 OTTOBRE LO SCIOPERO DELLA MUSICA AL MEI

Quindici minuti di silenzio, sabato, per dire che o la musica riparte già da ottobre con le capienze al 100%, sia all’aperto che al chiuso, oppure morirà. Giordano Sangiorgi, patron del MEI e tra i portavoce del coordinamento StaGe!, che rappresenta oltre 100 associazioni della filiera della musica indipendente ed emergente, chiede in un appello: “bandi, sostegni e ristori alle piccole realtà indipendenti ed emergenti che stanno chiudendo, provocando la fine dello scouting di nuova musica italiana”.
 
L’APPELLO DI GIORDANO SANGIORGI A SOSTEGNO DEL SETTORE MUSICALE
 
«È indispensabile per questo settore, se non si riesce a ripartire dal 1° ottobre, all’aperto e al chiuso, con il 100% di capienza e senza distanziamento con il Green Pass, almeno ripartire entro e non oltre ottobre, così come è indispensabile entrare in modo chiaro e diretto nell’ambito dei sostegni del Fondo Unico per lo Spettacolo futuro e degli attuali bandi per il PNRR legati all’Innovazione Digitale e ad altre opportunità come il Turismo. È necessario avere maggiore spazio sui media del servizio pubblico della Rai e sui grandi media per potere fare ottenere più diritti alla musica indipendente ed emergente  con maggiore rotazione dei brani così come è urgente attuare un piano di rinnovamento dei luoghi della musica e di forte sostegno a una rete che metta insieme tutta la filiera dello scouting e dell’innovazione italiana che rischia di scomparire e di finire tutta in mano straniere, sia per quanto riguarda il disco, il digitale e il live. All’estero tantissimi paesi hanno riaperto al 100% senza alcun distanziamento e gli altri hanno fissato una data certa per la riapertura. L’Italia si metta subito al passo con questi paesi. Confidiamo che il Governo e la politica facciano la loro parte altrimenti il rischio, come hanno segnalato anche le associazioni più importanti della musica, sostenute dai Big, è di morte sicura per tutto l’intero settore degli indipendenti ed emergenti. Se così non fosse ci vedremmo costretti sabato 2 ottobre in occasione del MEI di Faenza ad attuare insieme agli artisti coinvolti uno Sciopero della Musica di almeno 15 minuti di silenzio, per ricordare tutte le imprese e i lavoratori che hanno chiuso e quelli oggi ancora fermi, che sensibilizzi il Governo e il Pubblico presente insieme agli Artisti e a tutta la Filiera del Settore. Lo faremo in una forma simbolica silenziando tutta la musica della manifestazione per 15 minuti terminando con un minuto di assoluto silenzio per tutti gli artisti, le maestranze, gli organizzatori, i booking, le agenzie e i locali che hanno perso il proprio lavoro o hanno dovuto cambiare impiego a causa di questa pandemia e, soprattutto, per delle scelte che non lasciano ancora oggi intravedere la luce in fondo al tunnel!».
 
2021-09-30T11:13:11+02:00