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Cos’è il ‘gender pay gap’ e a che punto siamo in Italia

Nel nostro Paese le donne guadagnano meno degli uomini, ma alla Camera è stata approvata la proposta di legge sulla parità salariale

legge su parità salariale
Il ‘gender pay gap’ è il ‘divario retributivo di genere’. Per chi non lo sapesse è pratica comune, non solo in Italia, che le donne a pari titolo e esperienza degli uomini guadagnino spesso meno di loro. L’Istat certifica che nel nostro Paese le donne sono più istruite degli uomini ma nonostante la certezza dei dati la carriera ‘femminile’ risulta però più lunga, difficoltosa e con minori opportunità di crescita economica e professionale.
Questa disuguaglianza potrebbe presto finire, dopo un lavoro congiunto condotto dalla Commissione Lavoro e dal Governo, lo scorso 13 ottobre 2021 la Camera ha approvato all’unanimità il testo unificato sulla parità salariale. Il testo dovrà ora passare all’esame del Senato e entro dicembre potrebbe addirittura essere legge.
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LEGGE SULLA PARITA’ SALARIALE: ECCO ALCUNE COSE DA SAPERE

La proposta di legge prevede:
  • L’estensione dell’obbligo di redazione del rapporto sulla situazione del personale anche per aziende (pubbliche e private) con più di 50 dipendenti.
  • La “certificazione della parità di genere“ (introdotta dall’1 gennaio 2022) che attesterà le misure adottate dai datori di lavoro per ridurre le diseguaglianze di genere
  • Nuovi strumenti per la conciliazione dei tempi di vita, della maternità e dei tempi di lavoro

LA DICHIARAZIONE DI CHIARA GRIBAUDO, DEPUTATA PD E RELATRICE DEL PROVVEDIMENTO

“Con il voto alla Camera siamo a un passo dall’istituire anche in Italia un meccanismo di trasparenza e garanzia per milioni di donne lavoratrici, una legge che garantisca i diritti di ciascuna sul luogo di lavoro, dal reclutamento alla retribuzione fino alle opportunità di carriera”.
2021-10-16T16:15:05+02:00