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Peter Dinklage: “Noi come Cyrano, sui social mostriamo un’altra identità”

Il musical di Joe Wright alla Festa del Cinema di Roma

La terza giornata della Festa del Cinema di Roma si è aperta sotto il segno dell’amore. Sentimento che ha ispirato uno dei personaggi più romantici, tormentati e brillanti della storia: Cyrano de Bergerac, follemente innamorato di Rossana. Un amore confessato solo negli ultimi istanti della sua vita. A scrivere di Cyrano è stato Edmond Rostand nel 1897 e più volte raccontato sul grande schermo. A riportarlo nei giorni nostri è il musical scritto da Erika Schmidt per il marito Peter Dinklage (Tyrion Lannister de ‘Il Trono di Spade’) e per Haley Bennett da cui è stato tratto il film musicale – intitolato ‘Cyrano’ – diretto da Joe Wright, in ‘Selezione ufficiale’ alla kermesse di Antonio Monda. Ad accompagnare il film a Roma il regista inglese e la Bennet (interprete di Roxanne). Dinklage, invece, è apparso in conferenza in collegamento dall’America. Ho sempre amato la storia di Cyrano perché mi riconosco in lui. A chi non è mai capitato di sentirti fuori posto o non amato?!“, ha detto il regista. “Quando ho visto il musical della Schmidt non mi aspettavo che Haley e Peter avessero un forte impatto su di me. Così– ha proseguito- ho deciso di trasformarlo in un film. A scegliermi come regista sono stati proprio loro due“.

Quella di Cyrano è una storia lontana ma così attuale. “Ogni grande opera del passato è attuale. Come Cyrano tutti noi abbiamo dei lati che non vogliamo mostrare. Per esempio, lui fa credere a Roxanne che le lettere siano di Christian de Neuvillette (l’amato cadetto della protagonista, ndr). E questo si può paragonare ai nostri profili social e alle identità che scegliamo di mostrare“, ha detto Dinklage, che ha salutato il pubblico di Roma con molto affetto. “Oggi nessuno si telefona più, solo messaggi e selfie. È come se volessimo dare all’esterno solo la versione migliore di noi stessi. Cyrano– ha detto ancora- fa la stessa cosa. Prima non aveva un nome, oggi si chiama ‘catfishing’“.  Ma questo personaggio e il film che lo racconta in musica ci danno una grande lezione: bisogna avere il coraggio di vedere noi stessi con i nostri occhi e di non guardarci attraverso quelli degli altri.L’esperienza di vita di Peter ha dato a questo personaggio autenticità e di conseguenza più pathos“.

Due ore intense in cui godere della regia di Wright che dirige due straordinari interpreti, di canzoni meravigliose e di costumi che fluttuano con poesia nella scena. “Una rappresentazione teatrale di Cyrano che dura quattro ore verrebbe poco seguita. Mi è capitato di essere a teatro e vedere gente che guardava il cellulare. È una cosa irrispettosa“, ha detto Dinklage. “Il nostro Cyrano, invece, conserva il ‘cuore’ dell’opera di Rostand ma dura due ore. Mi è sembrato geniale– ha proseguito- trasformare le lettere del personaggio in canzoni. Cantare d’amore è molto più suggestivo rispetto a parlare di sentimenti“.

Un altro aspetto che colpisce di questo film sono le location. La pellicola è stata girata in Italia, precisamente a Noto (in Sicilia), Paese amatissimo dal regista.Ho una lunga storia d’amore con il cinema italiano, per me è il migliore in assoluto. Mio padre mi ha cresciuto con Fellini, Antonioni e Visconti. Però mi piacciono anche i vostri registi contemporanei, come Paolo Sorrentino. Adoro la ricchezza del vostro cinema, cosa che non trovo nelle cinematografie europee o in America“, ha detto Wright. “Nel momento di decidere le location del film ho avuto un’idea folle: girare in Italia in pieno lockdown. Ho pensato che su un’isola sarebbe stato più semplice controllare i contagi. Inoltre– ha aggiunto- alla storia serviva un luogo romantico e che facesse sognare. E così ho scelto la barocca Noto”. “Sul set è stato assurdo perché ci arrivavano schizzi di lava, era l’Etna che eruttava“, ha aggiunto la Bennet.

A essere travolto dall’idea ‘folle’ del regista è anche il costumista italiano Massimo Cantini Parrini.Mi ha scelto senza conoscermi, per me è stato un sogno lavorare con Wright“, ha detto. “Sono stato chiamato un mese prima dell’inizio delle riprese e ci sono stati problemi con le consegne delle stoffe a causa del Covid e la conseguente chiusura delle frontiere. Ho avuto poco tempo per lavorare– ha proseguito- così durante delle visite in alcuni musei d’Italia ho studiato le linee del pittore Watteau. Gli acquerelli mi hanno ispirato e mi hanno fatto venir voglia di creare costumi leggeri“.

‘Cyrano’ debutta prossimamente nelle sale italiane con Eagle Pictures.

2021-10-16T19:46:00+02:00