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Giornata mondiale degli studenti: Enel accorcia le distanze tra formazione e lavoro

I nuovi programmi pensati per le esigenze della transizione energetica e sostenuti dalla campagna #EnelUp4Education 

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In occasione della giornata mondiale degli studenti, che ricorre oggi, Enel ha deciso di raccontare ai giovani il proprio impegno per l’educazione e l’alleanza strategica tra formazione e settore energetico con una campagna di comunicazione digitale sostenuta dall’hashtag #EnelUp4Education , che racchiude messaggi chiave: a partire dal principio per cui la formazione consente l’innalzamento delle proprie competenze e soft skill, una grammatica social propone il ‘like’ (up) come call to action rivolta al target più giovane. Il 4 rappresenta inoltre il collegamento all’SGDS 4 dedicato alla formazione sostenibile e di qualità.

La formazione, infatti, è la leva principale con cui affrontare l’innovazione tecnologica che sta investendo ogni aspetto della nostra vita e che è al centro della transizione energetica verso un modello più sostenibile. Rinnovabili, digitalizzazione ed elettrificazione sono le tre leve del cambiamento che permette di ridurre le emissioni delle attività quotidiane delle industrie, delle imprese e delle persone, e il cambiamento richiede nuove competenze in linea con le esigenze di un settore energetico che si evolve rapidamente.

Lavoro e formazione: le iniziative di Enel

Da alcuni anni Enel si è posta l’obiettivo di creare un circolo virtuoso tra mondo del lavoro e formazione, individuando soluzioni che possano favorire lo sviluppo di programmi in linea con le competenze richieste dalle aziende e che permettano agli studenti di confrontarsi con il mondo delle imprese già durante il percorso di studi. Con la collaborazione del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e MLPS (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) con cui sono stati sottoscritti appostiti Protocolli d’intesa, dal 2014 è attivo un programma di apprendistato scuola-lavoro rivolto agli istituti tecnici, che ad oggi ha coinvolto 20 scuole. I giovani entrati in azienda attraverso il programma di apprendistato duale attualmente in servizio sono 377, di cui gran parte ha già completato il percorso e prosegue il proprio rapporto di lavoro a tempo indeterminato. A partire dal 2018, nel progetto è stato introdotto un focus specifico sull’innovazione tecnologica e sui processi digitali in atto nella rete elettrica anche con la collaborazione del Politecnico di Torino. Il modello prevede un percorso formativo complessivo di 36 mesi che viene avviato durante la frequenza del 4° e 5° anno e prosegue, una volta conseguito il diploma, con un periodo di 13 mesi di apprendistato di secondo livello/professionalizzante.

Enel per l’università

L’impegno per avvicinare formazione e lavoro riguarda anche il mondo universitario: grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Roma TRE, per l’anno accademico 2021 – 22 sono stati selezionati 11 apprendisti della facoltà di ingegneria elettronica che sono stati inseriti in azienda per un nuovo percorso di studio e lavoro mediante l’apprendistato di alta formazione e ricerca. Per consentire questa sperimentazione, la facoltà di ingegneria ha approvato un nuovo piano di studi per il conseguimento della laurea triennale in ingegneria elettronica allineato alle esigenze individuate insieme a Enel.

“Si tratta di un progetto fortemente voluto – spiega Francesca Valente, responsabile People&Organization Enel Italia – che nasce da una visione condivisa da Enel e dall’Università degli Studi Roma Tre sulla formazione e il lavoro. Per troppi anni abbiamo pensato di affrontare gli studi universitari e il lavoro come due fasi separate, da svolgere, rigorosamente, in sequenze temporali distinte. Due microcosmi che non interagiscono tra loro. In netta discontinuità con il passato, insieme a Roma Tre abbiamo cercato di abbattere “il muro” e rendere contestuale l’inserimento lavorativo con il completamento del percorso triennale di laurea in Ingegneria Elettronica”.

La formazione accademica impartita dall’Università sarà ulteriormente arricchita dai moduli formativi svolti in azienda.  Inoltre, il conseguimento di un titolo universitario, contestualmente alla realizzazione di una esperienza lavorativa, consente di sviluppare in anticipo un’adeguata maturità professionale, in termini di conoscenze e competenze e di capacità operative ed organizzative, quali il lavoro in team, l’assunzione di responsabilità, la predisposizione al cambiamento, la sensibilità alla safety. Queste capacità sono indispensabili per poter rapidamente ed efficacemente inserirsi nel modo del lavoro.

L’apprendistato duale strumento della transizione energetica

Nel contesto della transizione energetica, l’apprendistato duale rappresenta una soluzione per avvicinare il sapere universitario ai “luoghi” dove le trasformazioni tecnologiche e di processo ogni giorno prendono vita. La strada intrapresa da Enel è in linea con quella indicata dall’Europa, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e dai Paesi con i migliori risultati sul piano occupazionale e sulla produttività.

Nell’ultima Relazione UE di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione per il 2020 emerge che in Italia il tasso di istruzione terziaria (cioè l’istruzione non obbligatoria dopo il diploma di istruzione secondaria, es. ITS, laurea triennale, magistrale, master/dottorati) è uno dei più bassi in Europa: la percentuale di persone di età compresa tra i 30 e i 34 anni con un livello di istruzione terziaria si attesta al 27,6 %, ben al di sotto della media europea (40,3%).

A questo proposito sia la Commissione Europea che il PNNR (Piano Nazionale di ripresa e Resilienza) si sono posti come obiettivo il miglioramento della qualità dei sistemi d’istruzione e formazione, come strumento privilegiato di coesione sociale e culturale in contrasto all’elevato tasso di disoccupazione giovanile, che in Italia, si attesta al 29% nella fascia tra i 15-24 anni (fonte dati Istat Mercato lavoro II trimestre 2021 pubblicato il 13 settembre 2021).

Istruzione  e formazione: obiettivi di PNRR e Agenda Onu 2030

Il PNRR interviene in materia di apprendistato e sistema duale nell’ambito della Mission 5 “Inclusione e coesione”. In particolare, la misura di «rafforzamento del “Sistema duale” e dell’istituto dell’apprendistato» rientra nella sezione “Politiche per il lavoro”( M5C1), con speciale riferimento all’obiettivo generale di promuovere l’acquisizione di nuove competenze da parte dei giovani, favorendo il “matching” tra il sistema di istruzione e formazione e il mondo del lavoro.

Anche l’Agenda Onu 2030, tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), ne ha dedicato uno in particolare (il n. 4) alla promozione di un’”Istruzione e formazione di qualità”, nell’ambito del quale è previsto lo specifico scopo di “Aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti con competenze specifiche, comprese le competenze tecniche e professionali, utili per l’inserimento nel mondo del lavoro e dell’imprenditorialità”.

Questa situazione di complessiva criticità occupazionale richiede un impegno congiunto di Istituzioni, mondo dell’Istruzione, imprese e parti sociali, per l’individuazione di soluzioni e progetti in grado di dare risposte concrete alle reali necessità del mondo del lavoro.  Tra tali necessità c’è anche quella di superare l’attuale gender gap relativo alla ancora scarsa presenza del genere femminile nelle discipline STEM e nelle relative professioni in Azienda.

2021-11-17T17:34:31+01:00