Sta facendo il giro del web la strana storia di Juan Carrito, un orso diventato molto popolare negli ultimi mesi in Abruzzo per i suoi comportamenti inusuali.
Monitorato dal Parco Nazionale d’Abruzzo, che ne segue traccia dallo scorso maggio, l’orso vagabonda nella zona marsicana, e non manifesta alcuna reazione di fronte agli esseri umani. Anzi. Frequenta con nonchalance centri abitati per alimentarsi a tutte le ore, senza distinzione del giorno e della notte. Si nutre di avanzi lasciati nei cassonetti oppure di cibo lasciato appositamente per lui da alcuni cittadini. Come spiegato sulla pagina Facebook del Parco: “In alcuni casi, l’orso ha addirittura ‘riposato’ in zone periferiche dei paesi (giardini o campi di ville abbandonate)”.
In ultimo, Juan Carrito ha fatto irruzione in una pasticceria di Roccaraso, dove ha sfondato una vetrata, ha aperto i forni e ha rubato i biscotti.
Satollo e soddisfatto, l’orso si è poi allontanato come nulla fosse.
L’orso Juan Carrito
Per quanto faccia sorridere, il comportamento di Juan Carrito è monitorato costantemente dai guardiaparco, le biologhe e i veterinari del Parco d’Abruzzo, con i Carabinieri Forestali, anche grazie ad un collare GPS, intervenendo in azioni di dissuasione laddove necessario.
Juan Carrito è giovane e inesperto, assolutamente non aggressivo. E’ un orso condizionato, ovvero un orso che associa la presenza di persone o di infrastrutture alla presenza di cibo facilmente accessibile. Questo, insieme alla sua spiccata confidenza è ciò che lo ha spinto a frequentare i centri abitati con assiduità.