La difesa rafforzerà il tracciamento nelle scuole
Un piano di intervento per incrementare l’attività di verifica rapida di eventuali casi di infezione da SARS-CoV2 all’interno di classi o gruppi. È il programma messo a punto dalla struttura commissariale del Generale Francesco Paolo Figliuolo per scongiurare il rapido ritorno alla Didattica a distanza per le scuole italiane. Secondo il piano, il sistema di tracciamento in atto delle Regioni verrà potenziato grazie ad assetti militari. Una rete di 11 laboratori di biologia molecolare della Difesa già presente in 8 Regioni, in grado di processare tamponi molecolari effettuati a domicilio da team mobili militari, oltre al possibile dispiegamento di due laboratori mobili. Confermato, quindi, con una nuova nota, il programma di testing in vigore da inizio novembre. “Non ci sarà alcun ritorno in Dad in caso di presenza di un solo alunno contagiato”, ribadiscono i ministeri della Salute e dell’Istruzione, dopo che per qualche ora si era tornati a prescrivere la quarantena per tutta la classe con un solo caso positivo. Ma i presidi lamentano una cattiva comunicazione sulle nuove regole e chiedono maggiore chiarezza.
Presentati primi bandi istruzione: 5,2 mld ad asili, mense, palestre
Oltre cinque miliardi per la realizzazione e la messa in sicurezza di asili nido e scuole per l’infanzia, per la costruzione di scuole innovative, per l’incremento di mense e palestre, e la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico. Sono le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentate dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi insieme alla ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, e alla ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna. Un pacchetto di interventi che mette a disposizione un terzo dei fondi complessivi previsti nel PNRR per il sistema di Istruzione che ammontano, in tutto, a 17,59 miliardi. Particolare attenzione viene data al Sud, con l’obiettivo di colmare i divari esistenti: almeno il 40% dei fondi messi a bando sarà destinato al Mezzogiorno per dare ai territori che ne hanno maggiore carenza mense scolastiche per il tempo pieno, servizi educativi per l’infanzia, palestre, scuole nuove ed efficienti.
Aids, un quiz per capire quanto ne sanno i giovani
Hiv e Aids sono la stessa cosa? C’è una correlazione tra la causa della malattia e le persone omosessuali? È vero che si trasmette più in Africa che in Europa? A rispondere al quiz realizzato dal Network italiano Salute Globale sono stati i ragazzi del liceo artistico ‘Enzo Rossi’ di Roma, che in occasione della Giornata Internazionale di Lotta all’Aids, hanno dedicato una mattinata alla corretta informazione. Un quiz online facile e veloce: pochi minuti per fare chiarezza e sostenere il diritto alla salute. “L’unico contagio che ci piace è quello della corretta informazione- ha spiegato ai giovani Barbara Romagnoli, media officer dal Network italiano Salute Globale- Sull’Aids c’è ancora molta discriminazione sociale e culturale, e in molti Paesi le persone malate vengono emarginate. Ma ora, a quarant’anni dalla scoperta dei primi casi, la scienza ha fatto grandi passi avanti. Ci sono cure che permettono di vivere a lungo e bene. Ora sappiamo come poterla curare ma anche come evitare che si diffonda”. Al liceo ‘Rossi’ le attività continueranno anche con incontri con ginecologi e psicologi, mentre il test continuerà a viaggiare nelle scuole e tra i giovani, con il passaparola. Il quiz è disponibile online sul sito del Network italiano Salute Globale, ed è rivolto a tutti coloro che vogliono mettersi alla prova per capire se ne sanno abbastanza sull’Aids.
A Roma sale il numero di scuole occupate: più di 30 da settembre
Continua a crescere la protesta degli studenti romani, che negli ultimi giorni hanno occupato altre scuole della Capitale, dal centro alla periferia. Ultimi ad essere stati occupati, in ordine di tempo, sono il liceo ‘Azzarita’ ai Parioli; il ‘Mamiani’ a Prati; il Cavour in zona Colosseo, la sede di Via Cirenaica del liceo scientifico ‘Avogadro e il liceo ‘Tito Lucrezio Caro’ al Villaggio Olimpico. In totale, sono oltre 30 le scuole che dall’inizio dell’anno scolastico hanno deciso di manifestare così il loro dissenso verso le istituzioni politiche e scolastiche, accusate di non prendere in considerazione le esigenze dei giovani. Tra le richieste dei ragazzi, la revisione dello scaglionamento degli orari di ingresso, una didattica più aperta alle tematiche dell’attualità, e più spazi scolastici per le attività all’interno degli istituti.