Sanremo 2022, Amadeus svela qualche spoiler (anche su Tommaso Paradiso)

Il conduttore è tornato a RTL 102.5 per la parlare del prossimo Festival della canzone italiana

Amadeus è tornato negli studi di RTL 102.5 per parlare del prossimo Festival di Sanremo, in programma dall’1 al 5 febbraio. Il conduttore e direttore artistico ha svelato qualche spoiler sulla prossima edizione dell’attesa kermesse.

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Qual è stato il suo criterio per scegliere le canzoni in gara?

Arrivano tra i giovani mediamente 800 canzoni più quelle di Area Sanremo quindi circa 50. Ascolto le canzoni più volte, guardo i video e mi leggo la biografia. Dei Big quest’anno ci sono state circa 330 candidature, di questi ne ho presi 22. Le canzoni le ascolto in qualsiasi momento perché devo assimilarle tanto, non deve ascoltarle nessuno, è una decisione che prendo da solo. È la cosa più importante e anche più difficile del Festival secondo me. Ci tengo a non sbagliare la composizione dei cantanti in gara, per me Sanremo parte da lì. Le canzoni le ascolto ovunque: a casa e in macchina che è fondamentale per me. Lavoro a Roma, vivo a Milano e spesso faccio avanti e dietro in macchina. Nel momento in cui ascolto una canzone mentre guido mi accorgo se ho voglia di alzare il volume o se mi distraggo: se ascolto una canzone e penso ad altro e la canzone è finita, allora vuol dire che forse non mi ha catturato. Mi prendo la responsabilità da solo delle canzoni che porto a Sanremo. Ho un amico autore, Massimo Martelli, con il quale condivido a volte dei pensieri, ma lui mi dice sempre che cambio idea. Io cambio spesso idea: faccio una lista, gliela mostro, dopo quattro giorni la lista è diversa. Lui mi dice che devo pensare da solo. Quando arriva la mia lista definitiva per me metà Sanremo è fatto. Quanto ci vuole per avere la lista? Un mese e mezzo circa. Ho parlato con tutti i partecipanti, non hanno il pensiero della classifica. Ognuno viene per portare la propria musica e per farla conoscere al pubblico nella manifestazione più importante che abbiamo”.

La tematica del brano influisce sulla scelta?

No. Di tematiche ce ne sono tante. Mi devo far conquistare da un brano, da una musicalità, da qualcosa che mi emoziona e di conseguenza poi dal testo. Non per forza il testo deve essere un pezzo di Tenco, però parto dalla musica e non dal tema: spesso si fanno delle canzoni con delle tematiche solo per tentare di andare a Sanremo”.

Ci sono censure sui brani?

Considero che i cantanti sono degli artisti e gli artisti non vanno limitati. Non censuro mai nessun brano, neanche censuro il modo in cui presentare una canzone. Reputo tutti molto intelligenti, loro sanno cosa fare: se c’è qualcosa che va in una direzione di provocazione è chiaramente un momento di spettacolo, non c’è volgarità né qualcosa fuori luogo. Anche questo è Sanremo, oggi. Sanremo deve rispecchiare quella che è la caratteristica e la personalità dei cantanti in gara”.

Ci sarà Tommaso Paradiso come co-conduttore?

A me piace quando si vocifera. Credo di essere stato già sul palco prima ancora di iniziare con almeno trenta signore dello spettacolo e non solo, anche tanti amici. È giusto che accada questo: Sanremo appartiene a tutti e tutti devono dire ciò che pensano. Io né confermo né smentisco”.

Chi ci sarà sul palco con te?

Non lo so, consigliatemi qualcuno. Un altro calciatore? Non lo so. Zlatan Ibrahimovićnon può essere sostituibile, lui è lui”.

È successo un litigio che non abbiamo saputo, oltre a quello di Bugo e Morgan?

No, devo dire che a Sanremo se si discute bisogna farlo sul palco. Io mi arrabbio se lo fanno dietro le quinte. L’anno scorso c’era un grande clima. Quando c’è il Festival lo dico, non vado neanche in bagno. Se succedesse un problema tecnico qualunque, cosa farei? Non posso mai muovermi. Quando è accaduta la discussione tra Bugo e Morgan ero lì dietro, ho capito che il testo non era quello ma pensavo si fosse dimenticato le parole. Quando Bugo andò via ho capito, Fiorello in quel momento stava dormendo dietro le quinte, eravamo quasi a fine serata. Si è svegliato di colpo, non sapeva cosa fosse successo e ha scelto di entrare sul palco per improvvisare”.

Come sarà la giuria demoscopica della prossima edizione?

Sarà una giuria demoscopica più ampia, saranno in mille. Ci sono più modalità di voto, saranno presenti anche le radio e anche loro voteranno. Perché la radio non può votare? Non è possibile che in un luogo in cui si fanno canzoni che poi andranno in radio, non ci siano le radio. La radio deve avere il diritto di dire la sua all’interno del Festival. Ci sarà il pubblico a casa, fondamentale, ricordiamo che l’anno scorso il televoto ha dato la vittoria ai Måneskine questo è importante. Non c’è un modo per vincere Sanremo. I Måneskin? Sono un gruppo che era già sul trampolino di lancio, io non ho meriti per il loro successo, ho solo scelto la loro canzone. Ora sono ricercatissimi”.

Limiti sulla scenografia sul palco?

Non c’è limite: gli artisti mi informano chiedendomi se possono fare le cose, ma hanno una libertà totale. C’è chi pensa che un ballerino sia necessario per il proprio brano e chi invece no. C’è l’artista che vuole fare un po’ più show e altri che vogliono essere da soli. A me piace se qualcuno fa lo show, ma rispetto se guardo un cantante che non vuole farlo”.

Beppe Vessicchio sarà a Sanremo 2022?

Lui dice che al Nord lo chiamano Beppe e al Sud lo chiamano Peppe. Se non c’è lui non è il Festival vero. Quest’anno dovrebbe accompagnare le Vibrazioni, non so se anche altri artisti. Lui è amatissimo. L’anno scorso quando ho detto che lui avrebbe diretto l’orchestra c’è stata un’ovazione e la gente gli vuole bene. Quando è venuto a giocare ai Soliti Ignoti abbiamo fatto un picco di ascolti. È una bella faccia e una bella persona”.

Ci sarà tuo figlio?

“Si, lui non vede l’ora. Per me è importante averlo seduto in prima fila, l’anno scorso non c’era e mi è mancato molto, così come mia moglie. Per me è anche motivo di tranquillità, uno sguardo e so che per me andrà tutto bene”.

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