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Covid 19. Cosa fare se abbiamo avuto contatti con una persona positiva?

Negli Usa isolamento ridotto a cinque giorni per i positivi al Covid asintomatici

covid

La variante Omicron è ormai arrivata in Italia. Per fortuna però, i suoi effetti sembrano essere meno gravi rispetto a quelle che l’hanno preceduta. Mal di testa, mal di gola e raffreddore sembrano i sintomi più evidenti e questo sta spingendo gli addetti ai lavori a rivedere i parametri dell’attuale quarantena e la sua durata. Negli Usa infatti, il CDC – l’organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America – sta riducendo il tempo consigliato per l’isolamento da 10 giorni per le persone con covid-19 a 5 giorni, se asintomatiche, seguite da 5 giorni in cui si indossa una mascherina quando si è in presenza di altre persone. Il cambiamento è motivato dalla scienza che dimostra che la maggior parte della trasmissione di SARS-CoV-2 si verifica all’inizio del corso della malattia, generalmente negli 1-2 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi e nei 2-3 giorni successivi. Pertanto, le persone che risultano positive dovrebbero isolarsi per 5 giorni e, se asintomatiche in quel momento, possono lasciare l’isolamento se possono continuare a coprirsi con una mascherina per altri 5 giorni per ridurre al minimo il rischio di infettare gli altri.

In attesa di conoscere quali saranno le nuove indicazioni del Cts, che si riunirà domani, ecco le indicazioni attualmente in vigore in caso di contatto con una persona positiva al Covid.

Per prima cosa è bene sapere cosa s’intende per contatto di un positivo

Stando a quanto riportato nelle faq del ministero della Salute, un contatto di un caso COVID-19, è qualsiasi persona esposta ad un caso probabile o confermato COVID-19 in un lasso di tempo che va da 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi e dell’isolamento del caso.

Se il caso non presenta sintomi, si definisce contatto una persona che ha avuto contatti con il caso indice in un arco di tempo che va da 48 ore prima della raccolta del campione che ha portato alla conferma e fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi e dell’isolamento del caso.

Contatti stretti o a basso rischio con un positivo, quali differenze?

CONTATTO STRETTI

Il “contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato è definito come:

  • una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19
  • una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano)
  • una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di DPI idonei
  • un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
  • una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.

CONTATTO A BASSO RISCHIO

Per contatto a basso rischio si intende una persona che ha avuto una o più delle seguenti esposizioni:

  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, ad una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) o che ha viaggiato con un caso COVID-19 per meno di 15 minuti
  • un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19, provvisto di DPI raccomandati
  • tutti i passeggeri e l’equipaggio di un volo in cui era presente un caso COVID-19, ad eccezione dei passeggeri seduti entro due posti in qualsiasi direzione rispetto al caso COVID-19, dei compagni di viaggio e del personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto che sono infatti classificati contatti ad alto rischio

COVID, CONTATTO STRETTO CON UN POSITIVO E QUARANTENA

Nel caso in cui si venga identificati come “contatto stretto” di caso confermato COVID-19, nessun test con esito negativo permette di essere esonerati dal sottoporsi ad un periodo di quarantena della durata di almeno 7 o 10 giorni (a seconda dello stato vaccinale) dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo.

contatti asintomatici ad alto rischio (contatti stretti) di casi COVID-19 confermati, compresi i casi identificati come casi da variante VOC sospetta o confermata, se hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 7 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.
Qualora non fosse possibile eseguire un test molecolare o antigenico tra il 7° e il 14° giorno, si può valutare di concludere il periodo di quarantena dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, anche in assenza di esame diagnostico molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV- 2.

contatti asintomatici a basso rischio di casi COVID-19, se hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, non devono essere sottoposti a quarantena, ma devono continuare a mantenere le comuni misure igienico-sanitarie previste per contenere la diffusione del virus, quali indossare la mascherina, mantenere il distanziamento fisico, igienizzare frequentemente le mani, seguire buone pratiche di igiene respiratoria, ecc.

SENZA VACCINO E CONTATTO STRETTO DI UN POSITIVO, COSA FARE

contatti asintomatici ad alto rischio (contatti stretti) di casi COVID-19 non identificati come casi da variante VOC Beta, se non hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo. Qualora non fosse possibile eseguire un test molecolare o antigenico tra il decimo e il quattordicesimo giorno si può valutare di concludere il periodo di quarantena dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, anche in assenza di esame diagnostico molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV- 2.

contatti asintomatici a basso rischio di casi COVID-19 non identificati come casi da variante VOC Beta, se che non hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, non devono essere sottoposti a quarantena, ma devono continuare a mantenere le comuni misure igienico-sanitarie previste per contenere la diffusione del virus, quali indossare la mascherina, mantenere il distanziamento fisico, igienizzare frequentemente le mani, seguire buone pratiche di igiene respiratoria, ecc.

E se a risultare positivo è il nostro tampone. Cosa fare?

Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 che non siano state identificate come casi da variante VOC Beta, possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni a partire dalla data di prelievo del tampone risultato positivo, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare o antigenico con esito negativo.

Le persone sintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 che non siano state identificate come casi da variante VOC Beta (o Sudafricana), possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test molecolare o antigenico con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (non considerando le alterazioni dell’olfatto e del gusto). In caso di riscontro di ulteriore positività al test diagnostico eseguito dopo 10 giorni dalla comparsa dei sintomi o dal tampone risultato positivo negli asintomatici, è consigliabile ripetere il test dopo 7 giorni (17° giorno).

 

2021-12-28T15:25:20+01:00