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Ha “offeso” i Ferragnez. Il presidente del Codacons rinviato a giudizio dalla Procura

L'associazione: "Questo giudizio sia finalmente occasione per sottolineare i ruoli e i limiti degli influencer"

20 Gennaio 2022
codacons

Con l’accusa di aver “offeso” Fedez e Chiara Ferragni, il presidente del Codacons Carlo Rienzi è stato citato in giudizio dalla Procura di Roma per diffamazione. “Ignoranti, delinquenti e approfittatori”, così il numero uno dell’associazione avrebbe definito i Ferragnez.

La vicenda risale al 2020 quando il rapper decise di distribuire soldi ai bisognosi di Milano con la sua Lamborghini. In quella occasione, la mossa di Fedez venne definita in un comunicato ufficiale del Codacons “un’operazione di marketing”.

Il commento del Codacons sulla vicenda

“La Procura di Roma rinvia a giudizio il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi, per aver ‘offeso’ Fedez dicendo che sfrutta le foto dei suoi bambini con le magliette delle griffes, e che per fare beneficenza fa pubblicità alla Lamborghini”, è scritto nel comunicato del Codacons.

“Siamo molto preoccupati che davanti al turpiloquio imperante sui social e sui media in generale, la Procura ritenga utile rinviare a giudizio il presidente dell’associazione per affermazioni che sono perfettamente in linea con il compito sociale del Codacons di tutela dei consumatori, anche quelli dei social. Senza considerare che in decine di occasioni il Codacons ha denunciato personaggi famosi, politici e addirittura Presidenti del Consiglio per aver pubblicizzato marchi commerciali, senza che nessuna Procura si sia mai scandalizzata o abbia avviato indagini nei confronti dell’associazione. Il Codacons è in ogni caso fiducioso che questo giudizio sia finalmente occasione per sottolineare i ruoli e i limiti degli influencer, soprattutto di quelli come Fedez che, per l’enorme seguito di cui godono, hanno secondo noi una precisa responsabilità sociale in particolare verso i giovani. Speriamo che le numerose nullità del procedimento non blocchino il dibattito giudiziario e che il rapper abbia il coraggio di venire personalmente in aula il prossimo 19 aprile”, conclude la nota.

2022-01-20T15:29:08+01:00