di Brando Ricci
Scuole e college chiusi per tre giorni da oggi nel Karnataka, Stato meridionale dell’India sede di uno dei più importanti poli tecnologici e scientifici del Paese. La decisione è stata adottata a seguito di scontri e tensioni su un divieto di indossare il velo islamico, l’hijab, durante le lezioni in classe. A prendere la misura nell’ottica di “mantenere la pace e l’armonia” è stato il governatore dello Stato Basavaraj Bommai, esponente del partito nazionalista induista di governo, il Bharatiya Janata Party (Bjp).
La polemica è cominciata a dicembre, quando a sei studentesse di un college femminile gestito dal governo nel distretto di Udupi non era stato permesso di entrare in aula con l’hijab, perché non previsto dalla divisa scolastica. Ne sono derivati giorni di tensioni fuori dagli istituti, con lanci di pietre in alcune città e schermaglie sui social media.
Il video che ha fatto il giro del web
A esacerbare le tensioni, un video rilanciato in settimana dai media di Delhi che mostra uno gruppo di giovani con indosso la sciarpa color zafferano caratteristica di alcuni movimenti induisti. Nel filmato i ragazzi impediscono l’accesso al college a una studentessa in abiti tradizionali islamici in un istituto di Mandya. La giovane, che risponde alle esclamazioni induiste della folla urlando “Allah Akbar”, è diventata una sorta di eroina per molti utenti social di confessione musulmana.
Female muslim student heckled for wearing Hijab in a government college, in Shimoga, district Karnataka.
— South Asia Index (@SouthAsiaIndex) February 8, 2022
Earlier, Karnataka government denied muslim students from entering college for wearing Hijab. pic.twitter.com/zSVw1BctyI
Secondo il ministro degli Interni del Karnataka, Araga Jnanendra, il divieto riguarda sia gli hijab che le sciarpe color zafferano e non è relativo all’ingresso negli edifici degli istituti ma solo allo stare in classe. Sui social le posizioni si dividono: c’è chi dice che la misura lede la libertà religiosa, chi evidenzia la componente oscurantista dei movimenti pro-hijab e chi denuncia una crescente islamofobia con anche violenze ai danni dei musulmani nell’India governata dal premier nazionalista Narendra Modi.
Il post di Malala
In favore delle ragazze musulmane che vogliono indossare l’hijab è intervenuta anche l’attivista pakistana Malala Yousafzai con un post su Twitter
“College is forcing us to choose between studies and the hijab”.
— Malala (@Malala) February 8, 2022
Refusing to let girls go to school in their hijabs is horrifying. Objectification of women persists — for wearing less or more. Indian leaders must stop the marginalisation of Muslim women. https://t.co/UGfuLWAR8I