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Robert Pattinson: “Ho fatto Batman, ancora non ci credo: il ruolo più importante della mia vita”

Abbiamo partecipato alla conferenza globale del film di Matt Reeves

the batman 2

Non esistono più i supereroi di una volta…e forse questo non è poi così un dramma. Se prima gli uomini e le donne ‘super’ ci sembravano inarrivabili ora appaiono sullo schermo con tutte le fragilità, le ossessioni, le paure, le incertezze di un qualunque essere umano. Anche se hanno una forza sovrumana loro sono come noi: soffrono, provano pulsioni, gioia e desideri proprio come noi. E anche stupore, come noi e come Robert Pattinson. L’attore – in occasione della conferenza globale di The Batman di Matt Reeves (dal 3 marzo al cinema con Warner Bros. Pictures) –  ha raccontato di essersi reso conto di aver interpretato l’Uomo Pipistrello/Bruce Wayne “solo vedendo i poster del film. Credo che sarà emozionante per tutti i fan vedere quanto questo personaggio sia stato stravolto e reso contemporaneo con Reeves. Sono emozionato perché questo è il ruolo più importante della mia vita e sono contento di esserci arrivato all’età che ho (classe 1986, ha 35 anni, ndr). Perché? Sono convinto che se avessi interpretato Batman anni fa non sarei stato in grado di reggere tutta questa pressione e la sua introspettiva psicologica“. 

The Batman – reboot della serie cinematografica della durata di circa 3 ore – ci porta nella complessa esistenza e introspettiva psicologica di un giovanissimo Bruce Wayne, che vaga tra le strade di Gotham City con un costume Uomo Pipistrello, come incarnazione della vendetta, per mettere ordine in una città in cui la corruzione è la linfa vitale. In cui la corruzione muove ogni cosa, in cui le persone provano a farsi giustizia da soli perché non hanno niente a cui aggrapparsi, niente e nessuno in cui credere. Nel frattempo, Bruce scopre dei fatti su suo padre che lo mettono a dura prova. Al suo fianco, c’è sempre il suo fidatissimo Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e l’altrettanto fedele il tenente James Gordon (Jeffrey Wright). Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle/alias Catwoman (Zoë Kravitz), Oswald Cobblepot /alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) ed Edward Nashton/alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono la città.

Pattinson ha lavorato duramente sulla sua voce e sul suo fisico per questo ruolo, che lo ha fatto sentire “molto solo. Tutto si svolgeva di notte e al buio. Non potevo uscire dallo studio con la tuta addosso, andavo a cambiarmi in una tenda montata per l’occasione. Ero ‘fuori dal mondo’, non sapevo cosa accadeva attorno a me. Senza dimenticare la maschera da pipistrello, un supplizio!“.

Presenti alla conferenza anche Zoë Kravitz, Paul Dano e Jeffrey Wright. Bella, talentuosa, sguardo magnetico e seducente come il canto delle sirene ma interpretare un personaggio iconico come Catwoman “fa tremare le vene e i polsi. La cosa più difficile prima di iniziare le riprese è stata dimenticare che, da lì a poco, sarei entrata nei panni di Selina Kyle, un ruolo di così tale importanza…Però mi sono detta ‘devi solo interpretare un essere umano“, ha raccontato Kravitz. Prima di lei hanno interpretato questo ruolo Michelle Pfeiffer, Halle Berry e Anne Hathaway. “La cosa più potente di questo film è che qui si umanizzano i supereroi“, ha aggiunto l’attrice nonché figlia di Lenny Kravitz e Lisa Bonet.

Tra i personaggi da tenere d’occhio in questo film c’è sicuramente l’inquietante e cattivo l’Enigmista di Paul Dano, sempre pronto a lanciare enigmi mortali per le sue ‘prede’. Durante la conferenza, l’attore ha raccontato la difficoltà di prendere sonno durante e dopo le riprese: “Non riuscivo a uscire dall’Enigmista e per molte notti non sono riuscito a dormire per la paura di quello che avevo in testa per interpretare questo personaggio. Poi, nel film indosso una maschera anti-gas e quindi ho avuto difficoltà per via del sudore e della mancanza di ossigeno. Una sensazione molto particolare“.

Assente all’incontro Matt Reeves. Il regista, qualche tempo fa, ha dichiarato che in fase di sceneggiatura ha preso ispirazione a Kurt Cobain dei Nirvana per ‘disegnare’ Bruce Wayne e metterlo poi nelle mani di Pattinson. Non è un caso se il trailer è accompagnato da una versione orchestrale di Something in the Way dei Nirvana (da Nevermind), uno dei brani più celebri della band. Una canzone che ben descrive le atmosfere della pellicola.

È stato allora che ho pensato che, invece di rendere Bruce Wayne il playboy che siamo abituati a vedere, c’era un’altra versione del personaggio: l’uomo che aveva attraversato una grande tragedia e si era autorecluso. Così ho cominciato a individuare delle analogie con ‘Last Days’ di Gus Van Sant e a pensare a quella versione inventata di Kurt Cobain chiuso in una casa in rovina. In quel film potevi davvero vedere la vulnerabilità e disperazione di Cobain, ma anche intuire la sua forza. Ho pensato che fosse un buon mix dei due elementi. E poi somiglia a Kurt Cobain là, perché ha un look da rockstar. Nello stesso tempo, però, ti rendi conto che potrebbe anche essere un uomo che si è autosegregato“, ha raccontato Reeves.

IL TRAILER

2022-03-01T16:21:16+01:00