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Quanto è comune la difficoltà per una donna a raggiungere l’orgasmo?…

Buongiorno, Sono una ragazza di 23 anni. Vorrei sapere se il fatto di non avere perso sangue durante la mia prima volta e che non mi abbia fatto più male delle volte successive sia indicativo di qualcosa. Inoltre vorrei sapere quanto è comune l’impossibilità o la difficoltà per una donna a raggiungere l’orgasmo. Grazie per il […]

Buongiorno, 
Sono una ragazza di 23 anni. Vorrei sapere se il fatto di non avere perso sangue durante la mia prima volta e che non mi abbia fatto più male delle volte successive sia indicativo di qualcosa. Inoltre vorrei sapere quanto è comune l’impossibilità o la difficoltà per una donna a raggiungere l’orgasmo. Grazie per il vostro servizio.

Ragazza, 23 anni


Cara Ragazza,
L’imene è un setto di membrana mucosa che sovrasta o ricopre parzialmente l’esterno dell’apertura del canale vaginale. Ha la funzione di proteggere l’apertura della vagina ed è presente sin dalla nascita. In concomitanza della rottura della membrana può capitare di avere delle piccole perdite ma non sempre accade. Tieni presente che la forma e l’elasticità di questa membrana varia da donna a donna, in alcune infatti è talmente sottile che potrebbe rompersi senza dolore né perdite ematiche, per altre invece è più spessa e quindi è possibile che si laceri gradualmente con i rapporti sessuali o con i preliminari. A volte può capitare anche che l’imene non si rompa del tutto con il primo rapporto e che questo avvenga successivamente, attraverso diversi episodi. La membrana può rompersi solo in alcuni punti ma restare in altri e questo spiegherebbe i sanguinamenti successivi.
A volte le cause dell’anorgasmia sono di origine organica, ma spesso, soprattutto per le donne (attualmente sempre di più anche per gli uomini), si possono avere disfunzioni sessuali o incapacità a raggiungere l’orgasmo anche in assenza di queste condizioni. Sull’incapacità di provare piacere possono influire fattori di natura psicologica, quali problemi relazionali col partner, paura di perdere il controllo e di abbandonarsi al piacere, sentimenti di colpa o vergogna, ecc… Non riuscire ad arrivare all’orgasmo ogni tanto però non significa essere affetti da questo disturbo; affinché si parli di disturbo dell’orgasmo femminile (come definito dal DSM 5 – Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), l’assenza o il ritardo nel raggiungere l’orgasmo deve presentarsi il 75-100% delle volte e questa difficoltà deve essere costante, nonostante ci sia una sufficiente eccitazione ed un’adeguata stimolazione. Esistono diverse tipologie di questo disturbo: anorgasmia coitale quando la donna non raggiunge l’orgasmo durante la penetrazione ma prova piacere con altri tipi di stimolazione; anorgasmia primaria, in cui la donna non riesce a raggiungere l’orgasmo in nessun modo, né da sola, né con il partner e non lo ha mai provato; anorgasmia secondaria, quando la persona perde la sua capacità di provare piacere, che un tempo invece possedeva; anorgasmia situazionale, non considerata un disturbo, che consiste nell’incapacità di provare piacere in alcune situazioni, con alcuni partner o in certi ambienti. Quest’ultima forma è la più diffusa.
Puoi provare a confrontarti con la tua ginecologa per approfondire l’argomento e trovare delle risposte più specifiche.

Un caro saluto!

2022-03-03T14:38:51+01:00