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“Russians” di Sting: storia di una canzone inno alla pace dopo 36 anni

Il brano usciva nel 1985, negli anni della Guerra Fredda che vedeva Russia e Stati Uniti come principali attori. Oggi torna rilevante alla luce del conflitto in Ucraina

Nel 1985 Sting pubblicava “Russians”, un brano importante che diventava appello alla pace negli anni della Guerra Fredda. Un messaggio diretto ai leader americani e russi- i principali attori in gioco nella guerra di potere scaturita dopo la fine del secondo conflitto mondiale- e lanciato nella fase conclusiva della disputa: da un lato il presidente degli Stati Uniti Reagan, dall’altro il capo dell’Unione Sovietica Krushchev.

Senza prendere le parti di nessun schieramento, Sting cantava di uguaglianza dei popoli e chiedeva lo stop definitivo a una guerra che coinvolgeva anche i civili, bambini compresi. L’artista, proprio per amore dei più piccoli, chiedeva ai potenti di rivalutare le proprie posizioni. La guerra, poi, sarebbe finita solo nel 1989 a seguito del summit di Malta a cui parteciparono i successori Bush senior e Gorbačëv

“Russians” torna attuale nel conflitto ucraino

Oggi, più di 30 anni dopo, la canzone torna più rilevante che mai e, in questi giorni drammatici, il cantante inglese è tornato a cantarla sui social. “Alla luce della decisione, sanguinosa e sbagliata, di invadere un vicino pacifico e non minaccioso– dice Sting su Instagram- la canzone è, ancora una volta, un appello alla nostra comune umanità”. A fermare la guerra di un singolo che non sembra voler arretrare.

“Russians” è, però, anche una lettera diretta ai “coraggiosi ucraini che combattono contro questa brutale tirannia e anche per i molti russi che protestano contro questo oltraggio nonostante la minaccia di arresto”.

 
 
 
 
 
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Il testo di “Russians” di Sting

In Europe and America there’s a growing feeling of hysteria
Conditioned to respond to all the threats
In the rhetorical speeches of the Soviets
Mister Krushchev said, “We will bury you”
I don’t subscribe to this point of view
It’d be such an ignorant thing to do
If the Russians love their children too
How can I save my little boy from Oppenheimer’s deadly toy?
There is no monopoly on common sense
On either side of the political fence
We share the same biology, regardless of ideology
Believe me when I say to you
I hope the Russians love their children too There is no historical precedent
To put the words in the mouth of the president?
There’s no such thing as a winnable war
It’s a lie we don’t believe anymore
Mister Reagan says, “We will protect you”
I don’t subscribe to this point of view
Believe me when I say to you
I hope the Russians love their children too We share the same biology, regardless of ideology
But what might save us, me and you
Is if the Russians love their children too

2022-03-07T18:33:31+01:00