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Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: l’Italia scende in piazza

Da Napoli a Roma migliaia di persone, associazioni, istituzioni, sindacati, studenti e studentesse, si sono stretti attorno ai valori della memoria e dell'impegno

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Roma, Napoli e ancora Bari e Aosta. Nelle principali città italiane oggi si scende in piazza con unico obiettivo dire no alle mafie e ricordare chi è morto per combatterle. Una giornata che unisce nel nostro Paese migliaia di persone, associazioni, istituzioni, sindacati, studenti e studentesse, attorno ai valori della memoria e dell’impegno. 

A Roma gli studenti con Libera per ricordare le vittime innocenti delle mafie

In occasione del 21 marzo, in Piazza del Campidoglio, in collaborazione con L’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Legalità e la Sicurezza della Regione Lazio e con Roma Capitale, Libera ha organizzato la ‘Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’, giunta alla sua 27esima edizione. Durante la mattinata sono stati letti i 1.055 nomi delle vittime innocenti delle mafie, includendo una rappresentanza degli studenti e studentesse, delle istituzioni e delle realtà associative presenti. Ad aprire la manifestazione è stato Marco Genovese, referente di Libera per Roma: “Piazza del Campidoglio ha per noi un significato molto particolare, perché proprio qui a Roma, nel primo giorno di primavera del 1996, tutto ha avuto inizio. Perché la mafia deve far parte della memoria di tutto il paese. Il nostro obiettivo non è solo ricordare ma anche raccontare storie dedicate a quello che sta succedendo oggi. La manifestazione di oggi- chiosa Genovese- ha un titolo: ‘Terra mia, Coltura e Cultura’”. A leggere alcuni dei 1.055 nomi delle vittime innocenti delle mafie sono stati – tra gli altri – il presidente della Regione lazio, Nicola Zingaretti, e l’assessora capitolina alle Politiche educative Claudia Pratelli.

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Libera: “In 100mila al corteo di Napoli”

“Siamo 100mila a Napoli”, hanno detto gli organizzatori del corteo organizzato da Libera in occasione della Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafia. La marcia, sulle note del brano I Cento Passi, ha attraversato le principali strade del centro di Napoli, per raggiungere piazza del Plebiscito dove sono stati letti tutti i nomi delle oltre 1.000 vittime innocenti delle mafie. Al corteo si sono uniti anche il presidente della Camera Roberto Fico, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. In piazza Plebiscito è intervenuto, per le conclusioni, don Luigi Ciotti. “Qui sono presenti tanti ragazzi e tante ragazze e questo è un segnale fondamentale. La mafia, la criminalità organizzata, devono essere metterle al centro sempre dell’agenda politica, almeno fin quando questo fenomeno non sarà sconfitto. E dobbiamo investire soprattutto sui giovani”, ha detto Fico. “È una giornata bellissima, Napoli ha risposto con i suoi giovani, con la sua città, in prima linea per la legalità. Da qui mandiamo un messaggio a tutta l’Italia. La città è in prima linea e vuole voltare sempre pagina, guardare oltre, mettendo sempre al centro la legalità”, ha spiegato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Per Giuseppe Conte “è importante ricordare e tenere alta la soglia dell’attenzione e la massima concentrazione, ma soprattutto mostrare costante solidarietà alle vittime della mafia. È anche un modo per onorare tutti coloro che ogni giorno sono concentrati per assicurare il principio di legalità e contrastare tutte le mafie”.

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Bari non dimentica le vittime innocenti della criminalità

“La gente non deve dimenticare il suo sacrificio e il nostro dolore di familiari”. Piange ancora Pasqualina nonostante dall’assassinio del papà Nicola siano passati 48 anni. Nicola Ruffo fu ucciso in una tabaccheria a Bari perché “non girò la testa dall’altra parte”, ripete sua figlia. Stava tornando a casa quando vide una donna minacciata da una pistola da alcuni rapinatori che non esitarono a premere il grilletto e ad ammazzarlo. Nicola Ruffo è solo uno degli oltre mille nomi delle vittime innocenti delle mafie letti a Bari, nel corso della manifestazione organizzata dall’associazione Libera a cui hanno aderito sindacati, associazioni e forze dell’ordine. Sul palco si sono alternati magistrati, la prefetta di Bari Antonia Bellomo, parenti delle vittime, studenti e rappresentanti del Comune di Bari. La manifestazione si è svolta nella zona industriale di Bari simbolo del lavoro che manca. Alla manifestazione hanno partecipato gli studenti dell’istituto barese “Hack”. “La presenza di tanti ragazzi è fondamentale perché sono loro che devono conoscere quanto sangue è stato versato nella nostra terra per le vittime innocenti di mafia che sono tante”, le parole del procuratore aggiunto della Dda di Bari, Francesco Giannella.

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Il procuratore di Aosta: “Ragazzi tocca a voi essere vigili”

“La lotta alle mafie è una lotta di cultura, di coscienze e noi abbiamo la responsabilità di curare i semi di tutti coloro la cui vita è stata distrutta dalle mafie, perchè impegnati a combatterle, e di far rifiorire la speranza”. Lo ha detto Donatella Corti, presidente dell’associazione Libera Valle d’Aosta, durante la commemorazione della 27esima Giornata della momoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, che si è tenuta questa mattina, ai giardini Emilio Lussu di Aosta. Alla manifestazione, il cui tema era “Terra mia coltura/cultura”, hanno partecipato un centinaio di studenti delle scuole superiori del capoluogo. Erano presenti alcune classi del liceo linguistico e scientifico Bérard, del liceo classico artistico e musicale, dell’Itpr Corrado Gex e dell’Istituto tecninco Manzetti, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e del mondo dell’associazionismo valdostano, oltre al questore Ivo Morelli, il sostituto procuratore della Procura di Aosta Manlio D’Ambrosi e alcuni esponenti politici, tra cui il presidente del Consiglio comunale di Aosta e segretario del Partito democratico della Valle d’Aosta, Luca Tonino. “Oggi tocca voi, ragazzi, essere attenti, vigili e portatori di un messaggio sano di legalità”, è l’invito che il sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi ha rivolto ai ragazzi. La manifestazione si è conclusa con la lettura dei nomi delle oltre mille vittime italiane uccise dalla mafia e con il collegamento via streaming con Napoli, per assistere al discorso di don Luigi Ciotti.

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2022-03-21T14:41:49+01:00