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I caratteri sessuali secondari

La «pubertà» è la fase della vita in cui un individuo si trasforma da bambino in adulto e si verifica gradualmente nell’arco di alcuni anni. I caratteri sessuali vengono distinti in primari e secondari. I caratteri sessuali primari sono le gonadi, cioè i testicoli nell’uomo e le ovaie nella donna, dove si originano le cellule […]

La «pubertà» è la fase della vita in cui un individuo si trasforma da bambino in adulto e si verifica gradualmente nell’arco di alcuni anni. I caratteri sessuali vengono distinti in primari e secondari. I caratteri sessuali primari sono le gonadi, cioè i testicoli nell’uomo e le ovaie nella donna, dove si originano le cellule riproduttive e vengono secreti gli ormoni sessuali. Gli ormoni che promuovono lo sviluppo e il mantenimento dei caratteri sessuali femminili sono detti ormoni estrogeni, mentre quelli che agiscono sui caratteri sessuali maschili sono detti androgeni.

I caratteri sessuali secondari, invece, riguardano le trasformazioni delle caratteristiche sessuali femminili e maschili, che subiscono un rapido sviluppo che culmina con il raggiungimento della maturità sessuale, cioè della capacità riproduttiva. Possono essere distinti in genitali ed extragenitali: i primi sono rappresentati dagli organi riproduttivi accessori (pene, vagina, utero), mentre i secondi sono costituiti dalle molte differenze esteriori che non sono direttamente implicate nella riproduzione.

Nella pubertà, le ragazze subiscono intense trasformazioni fisiche e morfologiche in quanto, a causa del rilascio da parte dell’ipofisi di vari ormoni, avviene il primo ciclo ovarico e mestruale. Alcuni esempi di caratteri sessuali secondari femminili sono: lo sviluppo del seno, l’allargamento del bacino, la comparsa di peli pubici ed ascellari. Nei maschi, invece, il testosterone è responsabile dello sviluppo dei caratteri sessuali secondari: la laringe si modifica e cambia la voce, si sviluppano i genitali esterni, la muscolatura, compaiono barba e baffi e i peli pubici, ascellari e sul petto. Questi caratteri non favoriscono l’atto della riproduzione, ma facilitano il successo riproduttivo in via indiretta favorendo l’attrazione fisica tra individui.

A volte i cambiamenti sono così rapidi e grandi che si può fare fatica a riconoscersi allo specchio. Si può sentire di non poter controllare il proprio corpo in evoluzione, che risulta quasi estraneo. Alcuni giovani possono trovare difficile rinunciare all’aspetto di bambini, tanto da cercare di mascherare i caratteri sessuali secondari, altri possono invece evidenziarli per mostrare le avvenute trasformazioni. Tutti sono però incuriositi da questa nuova dimensione che è il corpo sessuato e cercano di prendere confidenza, capirlo, esplorarlo.

Lo sapevi che:

  • Dalla fine del 1800 a oggi l’età del menarca è passata dai 16-17 anni ai 12 e mezzo per il cambiamento delle condizioni di vita.
  • Molti fattori possono modificare l’età di inizio della pubertà (la genetica, il sesso, l’obesità, la malnutrizione, malattie croniche etc.) che fisiologicamente si instaura tra i 10 ed i 14 anni. Anomalie del timing puberale possono determinare o un quadro di pubertà ritardata (mancanza di sviluppo puberale fino a 13 anni per la femmina e fino a 14 anni per il maschio) o di pubertà precoce (prima degli 8 anni nella femmina e dei 9 nel maschio). Nell’ambito delle differenze interindividuali, è possibile evidenziare alcune differenze di genere: per i ragazzi una pubertà anticipata può costituire un vantaggio sia a livello individuale che relazionale e viceversa un ritardo può determinare disagi psicologici e vissuti di sfiducia e impopolarità tra pari; per le ragazze, invece, una pubertà anticipata potrebbe creare maggiori difficoltà rispetto a quelle vissute da una ragazza che ha avuto uno sviluppo puberale in ritardo.
  • La differenziazione sessuale è un processo che nel genere umano incomincia con la fecondazione, nella quale si determina il sesso, e termina sul finire della pubertà, con lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari. Alcune persone però nascono con caratteri sessuali primari e/o secondari che non sono definibili come esclusivamente maschili o femminili, per le quali si parla di intersessualità. Esistono diverse forme di intersessualità che possono comprendere variazioni fisiche rispetto ai genitali, alle gonadi, agli ormoni, ai cromosomi, agli organi riproduttivi e a tutto l’aspetto somatico del genere di una persona.

Dubbi e domande:

Lara, 13 anni
Non ho ancora il seno, è normale?…
Anonima,
Non mi piace più il mio fisico e ho paura di stare con un ragazzo…
Lily, 20 anni
Ci sono possibilitá che il mio seno cresca ancora? Oppure la crescita è finita?…


Nella canzone “Silvia” di Vasco Rossi descrive una ragazzina nel momento in cui esplode la vita e da bambina diventa adolescente…

2022-05-20T18:18:07+02:00