Al Giffoni Film Festival è arrivato Richard Madden. L’attore – diventato un interprete di fama mondiale universalmente noto e apprezzato in tutto il mondo, specialmente dopo aver vinto il Golden Globe per il miglior attore in una serie drammatica nel 2019 per ‘Bodyguard’ – consiglia ai ragazzi e alle ragazze del #Giffoni2022 di non pensare troppo al giudizio degli altri.
“Al me più giovane direi di non prendersi troppo sul serio perché a nessuno interessa. Quando ero più giovane non c’erano i cellulari e quindi le persone almeno avevano lo sguardo sollevato oggi nessuno ti guarda perché sono tutti impegnati a guardare i loro schermi“.
Numerose le domande dei giovani in sala sul suo lavoro di attore, sul percorso per diventarlo e Madden sfata un luogo comune:
“Per me, credo sia importante sapere che per essere un buon artista non devi necessariamente aver sofferto, è un falso mito“. E aggiunge: “Quello che è fondamentale è avere compassione per la sofferenza e comprensione delle altre persone: questo rende il ruolo veramente autentico“.
Sul tema della discriminazione positiva nel settore dell’audiovisivo e dell’intrattenimento, Madden afferma:
“Sono contento di vedere sempre più copioni senza indicazione di genere, età o etnia nelle descrizioni dei personaggi. E’ un passo enorme: come non c’è nulla che diversifica le emozioni, non dovrebbe esserci nulla che diversifichi le persone“.
L’attore scozzese confessa poi al pubblico:
“A volte mi sento impotente come attore nell’influenzare questi movimenti” e dal palco lancia una sfida agli aspiranti cineasti tra i giffoner: “Se qualcuno di voi sarà un regista o uno sceneggiatore nel futuro dovrete chiedervi sempre di più cosa posso eliminare di superfluo sulle caratteristiche dei personaggi e più sulle emozioni da trasmettere“.