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Salvatore Esposito: “Sono una bimba di 10 anni nel nuovo film Sky”

La star di 'Gomorra - La serie' al Giffoni Film Festival per presentare 'Rosanero'

“La camorra è una brutta cosa ma vista dagli occhi di una bambina, dimostra tutta la sua debolezza, risultando anche comica. Come nella favola di Hans Christian Andersen ‘Il Re è Nudo’, gli adulti molte volte per paura non riescono a vedere la realtà così com’è, cosa che invece riescono a fare i bambini nella loro purezza e incoscienza”. Così il regista Andrea Porporati ha presentato al Giffoni Film Festival ‘Rosanero’: la nuova commedia Sky Original, prodotta da 11 Marzo Film e Vision Distribution (prossimamente su Sky e Now). Insieme al regista il protagonista Salvatore Esposito, che nel film ha contribuito anche alla sceneggiatura – in parte rivisitata rispetto all’opera letteraria di Maria Tronca ‘Rosanero’ (pubblicata da Baldini&Castoldi) da cui è tratta il film – e Fabiana Martucci, la giovane protagonista alla sua prima esperienza. “È stato tutto molto semplice, con loro due che andavano da soli. Salvatore è bravissimo a fare la bambina e Fabiana a fare il boss”, ha aggiunto il regista.

LA STORIA

La storia racconta di Rosetta, una bambina di dieci anni che frequenta la quinta elementare. Una mattina Totò viene colpito al petto da un proiettile. In quello stesso istante Rosetta cade da un’altalena e batte la testa. La bambina e il boss vengono operati, ma quando si riprendono dal coma entrambi sono cambiati. Totò, il camorrista, si risveglia nel corpo di Rosetta, Rosetta in quello di Totò. Una bambina gentile e amante della danza resta imbrigliata nelle fattezze di un gangster. E un gangster in quello di una bambina. Una favola moderna dai toni leggeri con qualche elemento dark che attraverso un imprevedibile e inaspettato scambio d’identità dà vita a una commedia degli equivoci adatta a tutta la famiglia con un finale a sorpresa dove il bene e il male si ribaltano di continuo.

SALVATORE ESPOSITO: SPERO CHE IL FILM POSSA RACCONTARE UN FENOMENO CHE FA PAURA MA PUÒ ANCHE FAR RIDERE

“Fabiana è stata un valore aggiunto, e devo ammettere che è più brava di me a fare il boss. È intelligente, dolce, molto naturale, e sul set ha tirato fuori un tasso di cattiveria assurda”, ha scherzato Esposito “Spero che il film possa raccontare il lato di un fenomeno che porta timore ma che può far anche ridere. Come ha detto Eco ‘Quando qualcosa riesce a farti ridere non fa più paura’”, ha concluso l’attore. Alla sua prima esperienza da attrice, la piccola Fabiana Martucci ha dimostrato una dote innata per la recitazione, “Ho fatto cinque provini, tante emozioni – ha detto al festival – mi sono divertita molto con tutto il cast”. Dietro un’esilarante commedia – “abbiamo dovuto fermare più volte le riprese per le risate fragorose del regista”, ha svelato Esposito – la storia porta anche a riflessioni più profonde “Una delle scene più rappresentative del film – ha raccontato Porporati – è quando Totò, in realtà Rosetta, si fa spiegare dai ‘colleghi’ camorristi cosa è il pizzo: pagare per avere protezione. Qui le domande dei bambini e i loro ‘perché?’ portano alla conclusione che ‘la gente ci paga per essere protetti da noi stessi’: una contraddizione invisibile che messa in luce appare in tutta la sua assurdità. Il criminale – ha aggiunto – è la quintessenza del machismo esagerato, e pensarlo al femminile, nel corpo di una bambina che mette il tutù è un’offesa mortale, ma è proprio questo lo scopo della storia: mettere in gioco e in ridicolo i cliché del machismo. Qui lo scambio di anime è uno scambio di destini”. “In realtà la visione del cinema e della tv sta cambiando. Grazie alla globalizzazione c’è più confronto di genere e di culture”, ha proseguito Salvatore Esposito, sempre più impegnato in progetti diversi e trasversali. “Li scelgo in base alla possibilità di divertirmi e di esplorare cose nuove. Sono impegnato in diversi lavori cinematografici e seriali e a settembre – ha svelato – esce il mio secondo romanzo, il seguito de ‘Lo sciamano’, mi piace ritrovare sempre il bambino interiore che permette di divertirmi. Qui faccio il criminale per cinque minuti, per i restanti sessanta sono una bimba di 10 anni”.

SALVATORE ESPOSITO ALLA SCENEGGIATURA DI ‘ROSANERO’

Esposito nel film ha partecipato anche alla scrittura della sceneggiatura. “Il film è stato riadattato in napoletano, rispetto al siciliano del libro e il boss e la bambina invece di convivere entrambi nel corpo della piccola, qui vengono proprio scambiati nelle loro vite”. Nel cast del film ci sono anche Antonio Milo, Salvatore Striano, Aniello Arena nel ruolo di Michele a’Murena e vede la partecipazione straordinaria di Sebastiano Somma, che presta il volto a Fortebraccio.

2022-07-26T10:32:12+02:00