ROMA – “Mi chiamo Michele Specchiale, sono conosciuto con il nome d’arte di ‘Dj Bionico‘. Bionico perché anche io ho subito un incidente che mi ha causato la perdita di un braccio. All’inizio si pensava non potessi più suonare e non potessi realizzare il mio più grande sogno, quello della musica, ma grazie al Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio, che mi ha dotato di una protesi, una mano bionica, riesco a esprimermi e a poter utilizzare la consolle come si deve. Uso una mano bionica in consolle per poter suonare ed esprimere in positività la mia più grande passione, che è la musica”. Lo ha raccontato all’agenzia Dire il Dj Bionico, Michele Specchiale, a margine della penultima giornata del Festival della cultura paralimpica, ospitato fino a domani negli spazi dell’Arsenale militare marittimo di Taranto. Oggi, nella Sala Verde, il Dj Bionico ha fatto saltare e ballare tantissimi giovani. “Qui a Taranto- ha proseguito- anche io nel mio piccolo ho contribuito allo svolgimento di questo Festival, rallegrando un po’ le giornate. Tanto di cappello ai nostri atleti, e ce ne sono davvero moltissimi”. “In un certo modo- ha concluso- la musica è una cultura dove una persona si esprime e cerca di coltivare le proprie passioni. Io non mi sono mai arreso, la musica è stata la mia compagna, il mio cavallo di battaglia e attraverso la musica mi esprimo utilizzando questa protesi eccezionale, questa mano bionica meravigliosa”.