“Squalifica al Tas”, Sinner nei guai: arriva il verdetto con 3 mesi di anticipo!

Il caso Clostebol relativo a Jannik Sinner continua a tenere banco nel mondo del tennis. In queste ore è arrivato l'annuncio dell'avvocato

Appena 23 anni e già tre slam vinti in carriera per Jannik Sinner che sta vivendo una vera e propria favola sportiva. Il momento d’oro del campione altoatesino va ormai avanti da un anno a questa parte, con il successo agli Australian Open 2024 che ha dato il via ad una scalata inarrestabile fino ai vertici del tennis mondiale.

Sinner in conferenza
“Squalifica al Tas”, Sinner nei guai: arriva il verdetto con 3 mesi di anticipo! (Foto Ansa) – Diregiovani.it

L’azzurro classe 2001 sta letteralmente dominando la scena con il suo talento ed un sangue freddo da campione consumato a dispetto delle enormi aspettative che si porta dietro, e dei problemi extra campo che avrebbero influenzato chiunque. Una manciata di giorni fa Sinner ha chiuso un altro trionfo in Australia battendo Zverev per il suo terzo slam in carriera, ed ora si concentra su quelle che saranno le prossime tappe di un 2025 che darà anche il verdetto sul famigerato caso Clostebol del quale è stato suo malgrado protagonista.

Da tempo infatti il giovane campione italiano va avanti con sulla testa una spada di Damocle importante. La nota positività riscontrata durante alcun test antidoping dello scorso anno sarà al vaglio del Tas il 16 e 17 aprile. Si tratta di una situazione delicata ed in attesa di una risoluzione definitiva, che potrebbe avere conseguenze decisive per questa fase di carriera di Sinner.

Caso Sinner, interviene l’avvocato: nuovo annuncio

I tifosi di Sinner restano quindi col fiato sospeso, in attesa di capire quale sarà il verdetto conclusivo di una vicenda che ha fatto tanto parlare di se.

Sinner esulta
Caso Sinner, interviene l’avvocato: nuovo annuncio (Foto Ansa) – Diregiovani.it

Al coro si è unito recentemente anche l’avvocato Angelo Cascella, esperto di diritto sportivo, che ha detto la sua a ‘lidentita.it’: “Il risultato delle analisi è oggettivo ed è pacifico che una sostanza vietata sia stata trovata nel corpo dell’atleta“. Nello specifico la quantità di Clostebol rilevata risulta essere minima: 86 picogrammi per millilitro il 10 marzo ed appena 76 il 18 marzo.

L’avvocato però evidenzia come la quantità non sia rilevante in relazione alla violazione: “Non è contestata la mala fede di Sinner, che avrebbe comportato una squalifica fino a quattro anni. Tuttavia, la Wada chiede una sospensione da uno a due anni per negligenza, dato che l’atleta è responsabile anche dell’operato dei propri collaboratori”.

Al netto di tutto l’assenza di dolo sarà un elemento fondamentale della discussione al Tas ma andrà capito se le argomentazioni della difesa del tennista riusciranno a dimostrare che Sinner non ha violato le norme di negligenza. Al netto della vicenda ancora aperta il classe 2001 italiano si gode un attimo di pausa in attesa di tornare in campo per vincere.

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