“Tendenze suicide”, dramma nella musica italiana: l’annuncio allarma Sanremo

Un annuncio sulle "tendenze suicide" inquieta il mondo della musica italiana e mette non poco in allarme Sanremo.

Nel primo dei suoi romanzi – Estensione del dominio della lotta del 1994 – Michel Houellebecq mette in fila uno dopo l’altro, in questo libro a metà tra il racconto e il saggio, tutti i mali che affliggono le società occidentali, primo fra tutti la competizione sfrenata in ogni campo dell’esistenza, dal sesso al lavoro, incubo onnipresente che imprigiona tutti all’interno di vite tristi e solitarie.

Non per nulla nei libri del celebre scrittore francese la fanno da padrone esseri umani costantemente in bilico tra la rassegnazione e la depressione, sfiancati dalla lotta per sopravvivere in un mondo dominato dal materialismo, dove i legami familiari e religiosi tradizionali, in via di evaporazione, lasciano spazio a “sostituti” tossici come i piaceri superficiali offerti dal consumismo.

Carlo Conti
“Tendenze suicide”, paura nella musica italiana: l’annuncio allarma Sanremo (Foto Ansa) – Diregiovani.it

Questa denuncia del vuoto contemporaneo, tipica dei romanzi di Houellebecq, non risparmia il mondo della musica. Proprio in questi giorni un’autorevole voce si è levata per esprimere la propria crescente preoccupazione per le “tendenze suicide” che hanno allarmato anche Sanremo, proprio mentre il Festival è ai nastri di partenza.

L’annuncio sulle tendenze suicide allarma Sanremo e la musica italiana

Intervistato dal Messaggero, Antonello Venditti ha espresso grande preoccupazione per la salute mentale dei suoi colleghi più giovani. «Torno all’Ariston per la terza volta», lo vediamo confessare al quotidiano della Capitale. «A me del Festival non piace l’idea della competizione, la trovo veramente insopportabile», afferma il cantautore romano. 

Antonello Venditti
L’annuncio sulle tendenze suicide allarma Sanremo e la musica italiana (Foto Ansa) – Diregiovani.it

«Io quest’anno vado anche per vedere come sono cresciuti i ragazzi. Ci tengo alla salute mentale di questi giovani», spiega il cantante che quest’anno sarà ospite nell’ultima serata del Festival per ricevere un premio alla carriera insieme a Iva Zanicchi, a quarant’anni di distanza dalla celebre Notte prima degli esami. Venditti non ha nascosto di essere preoccupato.

Se la sua generazione aveva un percorso artistico con tappe da percorrere senza fretta, per i cantanti di oggi le cose sono molto diverse. «Loro anche se sono forti come Fedez, Lauro o Elodie hanno paura di scomparire nel giro di un mese», dice l’autore di tanti successi musicali, da Ricordati di me a Roma capoccia. Insomma: l’estensione del dominio della lotta condiziona pesantemente anche il mondo della canzone.

«L’anno scorso – insiste l’artista capitolino – mi ha colpito molto la vicenda di Sangiovanni e ultimamente anche quella di Angelina Mango. Bisogna proteggerli: il successo fra euforia, alti e bassi, può provocare danni seri. Tendenze suicide, per esempio». Venditti sa di quel che parla: «Lo so perché ci sono passato, e mi accorgo subito se uno sta male».

C’è solo una parola magica in grado di aiutare davvero, spiega il cantante: amicizia. Per il resto Venditti ha avuto parole buone per tutti i partecipanti alla kermesse sanremese, da Elodie a Achille Lauro, passando per Annalisa. Infine si è anche lanciato in un pronostico sul vincitore di Sanremo 2025: «Lo vince Giorgia. Tutto mi induce a pensare che sarà lei a trionfare». 

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