Una vera e propria leggenda del club è scomparsa lo scorso 9 febbraio. La Sampdoria piange la morte di Giorgio Ajazzone, che ha legato per un’intera vita indissolubilmente il suo nome ai colori blucerchiati, diventandone un vero e proprio totem.

Assunto in casa Samp nel lontano 1978 nelle vesti di impiegato amministrativo sotto la presidenza Costa, a partire dalla stagione seguente Ajazzone è stato protagonista dall’interno della società dei periodi più vincenti della storia del club ligure che gli ha dedicato sul proprio sito un lunghissimo messaggio d’addio: “Quasi 40 anni di Sampdoria che di anni ne ha quasi 79. Un autentico pezzo della nostra storia: questo era Giorgio Ajazzone, una bandiera che sventolerà per sempre nel grande cielo blucerchiato”.
E poi ancora: “Maestro nei rapporti e chioccia di svariati mister e calciatori, nel 1997 diventò ufficialmente team manager, ruolo che ricoprì – in campo e fuori – con stile, eleganza e professionalità fino al 2017, l’anno della meritata pensione. La malattia è storia nemmeno troppo recente: un male che lo fiaccò lentamente nel fisico ma non nella voglia di condividere e scherzare che resteranno in tutti noi; noi che gli abbiamo voluto bene”.
Il lungo addio si chiude con un augurio di buon viaggio per quella che è stata una vera leggenda del club, amatissimo dai calciatori e stimato dai tifosi.
Calcio italiano in lutto: addio a Giorgio Ajazzone
Grande commozione quindi in casa Sampdoria per i funerali che si sono svolti l’11 febbraio alle 11 presso la parrocchia di San Paolo in Corso Tardy e Benech a Savona, città che in un certo senso era ormai diventata la ‘sua’.

Un lungo addio per un pezzo di storia che dall’interno del club ha vissuto tutti i momenti più belli e significativi della Samp, come anche la finale di Coppa Campioni persa contro il Barcellona del match winner Koeman.
Ajazzone con la sua straordinaria personalità è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nel cuore di tutti, come certificano i tanti messaggi di cordoglio arrivati da ex calciatori come Mancini, Gastaldello, Pazzini, Quagliarella, Bellucci e ovviamente Cassano che gli ha dedicato un intero post su Instagram: “..un dolore immenso! “Amico” ti ricordi Gio quante volte te la facevo sentire andando ad allenamento e tu mi urlavi di abbassare? Ti ho fatto impazzire lo so ma quante risate ci siamo fatti in questi anni! Sei stato un padre per me, la tua assenza è dura da sopportare mi mancherai tanto amico mio, tanto! Ti voglio bene.. e stai tranquillo che lassù non troverai cagacazzo come me.. ciao Gio!”.