La panchina della Juventus ad oggi è affidata a Thiago Motta per un progetto tecnico che finora ha offerto molti alti e bassi e qualche incertezza di troppo. Tifosi ed addetti ai lavori attendono quindi maggiore continuità dai bianconeri che non possono permettersi di fallire l’ingresso tra le prime quattro in campionato.

La Champions come fattore fondamentale anche dal punto di vista economico e strategico per la Juventus, che dovrà alzare i giri del motore in questa seconda parte per evitare brutte sorprese e guardare con ottimismo al futuro. Andando invece a riavvolgere il nastro, facendo un salto nel passato del club piemontese, in queste ore è emerso un curioso retroscena riguardante un allenatore ex Milan che oggi dirige una squadra in piena lotta per la salvezza.
Mirino su Marco Giampaolo, tecnico classe 1967 che pure ha vissuto una carriera di alti e bassi tra avventure sportive di ottimo livello ed altre meno convincenti. Ora l’ex milanista è al timone del Lecce, squadra che naviga nella seconda parte di classifica e che ha bisogno di punti pesantissimi per la propria causa.
Al netto del presente e del futuro, Giampaolo in una recente intervista si è soffermato sul passato e su un eventuale firma proprio con la Juventus.
Calciomercato, Giampaolo svela il retroscena: “Fui ad un passo dalla panchina della Juve”
Intervistato da “La Stampa”, Marco Giampaolo, attuale allenatore del Lecce, ha raccontato di essere stato estremamente vicino ad un approdo alla Juventus nel lontano 2009.

Il tecnico di Bellinzona ha specificato: “Mi chiamarono i dirigenti Secco, Castagnini e il responsabile Blanc. Mi ricordo che andai a Torino, a cena proprio a casa di Blanc, poi ripartii per tornare a casa, di notte, a Giulianova. Durante il viaggio mi richiamarono per dirmi che al 99% sarei stato l’allenatore dei bianconeri e che serviva soltanto che ratificasse il consiglio di amministrazione o una roba del genere”.
Giampaolo è stato quindi vicinissimo a sedersi sulla panchina bianconera, eppure qualcosa alla fine non è andato come sperato: “Andavo a tremila, ma con la testa, non in senso di velocità. Capirai, avevo quarant’anni. Chi ci pensava alla Juventus? In cent’anni quanti si siedono su quella panchina? Purtroppo, dopo un paio di giorni, mi dissero che c’erano cose più grandi, che non decidevano solamente loro e presero Ferrara“.
Una scelta poi non troppo felice in termini di risultati per la stessa Juventus, e che sarebbe potuto essere un punto di svolta anche per la carriera di Giampaolo.