La parola ‘fine’ arriva per tutti, e nel suo caso i tifosi gli hanno fatto sentire un enorme calore. Entusiasmo, commozione e tanto tifo per l’ultimo match della carriera di Diego Schwartzman, argentino classe 1992 che proprio in patria è sceso in campo per l’ultima volta.

Pedro Martinez l’ultimo avversario che lo ha battuto in due set nella sfida che a conti fatti è stata quella d’addio nell’ATP casalingo di Buenos Aires. Il favore del pubblico non è bastato a ‘el Peque’ che ha calcato per l’ultimissima volta un campo da tennis in maniera agonistica, prendendosi l’abbraccio e il calore dei suoi fan, mettendo così il punto ad una carriera brillante.
L’annuncio del suo ritiro era già arrivato nei giorni scorsi, proprio alla vigilia del torneo argentino, e lo aveva fatto con una lunga lettera di ringraziamenti nella quale ha praticamente toccato tutti i punti, indicando anche alcuni momenti chiave: “È stato un po’ triste guardare il tennis ultimamente sapendo che questo momento stava arrivando. Ho ricordi meravigliosi a cui pensare e risultati da celebrare. Ho avuto l’opportunità di realizzare molti sogni e fare più di quanto la gente pensasse fosse possibile per me. Ho un fisico piccolo, ma ha regalato brutti momenti ai più grandi giocatori del nostro sport”.
Diego Schwartzman si ritira a 32 anni: ora è tutto finito
Il ‘piccolo’ campione argentino che in carriera ha vinto 4 titoli ATP su 14 finali disputate e svariati altri trofei nei circuiti minori, ha anche spiegato quale è stato il punto di svolta della sua parte finale di carriera.

Schwartzman nella sua lunga lettera ha spiegato chiaramente il momento decisivo: “L’inizio della fine della mia carriera è arrivato ad Amburgo nel 2022. Ho perso al primo turno dopo una partita combattuta, ma qualcosa non andava. Il mio corpo non ha risposto alle sollecitazioni quel giorno. Durante la partita ho provato delle emozioni non positive. Le mie mani tremavano un po’. Stavo lottando con irritazioni e crampi. Ho pensato che forse ero un po’ stanco e che dovevo riposarmi. A volte succede anche ai tennisti. Per qualche settimana il tuo tennis, la tua mente e tutto il resto non funzionano. Vai a casa, riposi, ti riprendi e questo aiuta. Ma questa volta mi sono sentito diverso”.
Qualcosa quindi già in quel 2022 era già scattato nella mente e nel corpo del Peque che con l’arrivo della stagione su terra rossa si è quindi reso conto “che la fine sarebbe arrivata prima o poi”.
“Stavo davvero lottando e non riuscivo a godermi nulla”, ha ammesso Schwartzman che nel finale del suo lungo intervento ci ha tenuto a sottolineare che nessuno gli abbia mai regalato nulla.