Occhio alla multa, se ti arriva questo importo non pagarlo: stanno cercando di truffarti

Se vi viene recapitata una multa con uno strano importo è meglio essere diffidenti. Potrebbe essere una truffa in piena regola.

Nessuno – salvo qualche inguaribile autolesionista – accoglie con gioia l’arrivo di una multa. E non serve spiegare il perché. Sta di fatto che il nervosismo sale al solo pensiero di dover scucire soldi per una contravvenzione. Ma che dire se la multa non è nemmeno reale? Molti automobilisti negli ultimi tempi hanno segnalato una trappola ben architettata che fa leva su sanzioni solo apparentemente in regola.

Multa cruscotto
Occhio alla multa, se ti arriva questo importo non pagarlo: stanno cercando di truffarti – Diregiovani.it

Esattamente così: prima di correre a pagare la multa converrà perdere un po’ di tempo per verificare la provenienza delle multe. Occhio anche all’importo. Il fenomeno si sta diffondendo a macchia d’olio e agisce in maniera parassitaria. Ovvero sfrutta la fiducia dei cittadini nel sistema di sanzioni ufficiali per arricchire una banda di truffatori senza scrupoli, interessati unicamente a segnare un “più” sul loro conto e un “meno” su quello delle loro vittime designate.

Attenzione alla truffa delle finte multe

Sono ormai parecchi gli automobilisti che hanno segnalato di aver ricevuto multe sospette. La truffa delle finte multe fine si fonda sull’invio di verbali solo apparentemente autentici, in realtà abilmente falsificati. La potenziale vittima si vede recapitare via posta o per email delle notifiche che presentano tutti gli elementi di una multa in piena a regola, a partire dal logo dell’ente pubblico, i riferimenti a norma di legge e la descrizione della violazione (data, ora, luogo dell’infrazione).

Tutto sembra in regola. Ma come si dice, il diavolo si nasconde nei dettagli. In questo caso il dettaglio che deve far insospettire è l’importo della sanzione, che in tutte le segnalazioni è sempre lo stesso: 460 euro di multa. Insomma: pure una multa bella salata. Peccato che sia tutta una truffa. I malviventi usano tecniche sofisticate per rendere credibile il raggiro: timbri e firme digitali che sembrano ufficiali, rimandi a siti internet che in realtà sono “cloni” perfetti delle pagine web della polizia o dei comuni.

Multa cruscotto
Attenzione alla truffa delle finte multe – Diregiovani.it

I pagamenti delle multe vengono richiesti con bonifico o carte di credito. Ma inutile dire che i soldi finiscono direttamente nelle tasche dei lestofanti. Attenzione dunque a questi segnali. Primo fra tutti l’importo della multa. Come detto è sempre identico e fisso (nel caso di quest’ultima truffa i malviventi chiedono sempre 460 euro). Le vere sanzioni amministrative invece possono variare a seconda di diverse circostanze (per esempio per chi paga entro 30 giorni c’è uno sconto del 30%).

Occhio anche al mittente, soprattutto se arriva per email. Le autentiche multe arrivano solo per raccomandata o PEC. Diffidare poi dei link sospetti. Meglio anche controllare gli URL dei siti: quelli dei finti siti sono leggermente differenti da quelli ufficiali. Le multe-truffa spesso e volentieri contengono imprecisioni grammaticali che mai si potrebbero nelle comunicazioni ufficiali.

Attenzione infine alle modalità di pagamento insolite (tipo bonifici su conti esteri o pagamenti con carte di credito a siti non governativi). La prova del nove però è la presenza del numero di protocollo che permette di verificare l’autenticità della sanzione sul sito dell’ente emittente. Se non è presente, quasi sicuramente si tratta di un falso.

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