Assegno Unico, cambia l’importo: arriva un’importante maggiorazione

Importante novità a riguardo dell'Assegno Unico per i figli a carico: arriva una importante maggiorazione, ecco cosa c'è da sapere.

L’Assegno Unico figli è il sussidio economico riconosciuto a chi ha figli, dal settimo mese di gravidanza, fino al ventunesimo anno di età. Nel 2025 il beneficio ha un valore che va da 58,60 euro a 201 euro al mese per ogni figlio minorenne nel 2025, mentre dai 18 ai 21 anni l’importo scende da 28,52 euro a 96,97 euro.

L’importo dell’Assegno Unico è legato a due variabili: il criterio reddituale-patrimoniale (ISEE) e quello anagrafico (l’età dei bambini, fatta eccezione per i figli con disabilità per i quali non è previsto alcun limite di età). Come accade per altri trattamenti (come le pensioni), anche l’Assegno Unico è stato oggetto di rivalutazione, in modo da adeguare le somme erogate al crescente costo della vita.

Denaro famiglia
Assegno Unico, cambia l’importo: arriva un’importante maggiorazione – Diregiovani.it

Gli importi quest’anno sono stati rivalutati del +0,8% in base all’inflazione. Ma non è tutto: per alcuni è prevista anche un’importante maggiorazione che si tradurrà in un ulteriore incremento dell’Assegno Unico. Ecco chi vedrà aumentare il contributo economico destinato alle famiglie con figli a carico fino al compimento dei 21 anni.

Assegno Unico per i figli a carico, arriva un’importante maggiorazione: ecco per chi

Confermata anche quest’anno la maggiorazione dell’Assegno Unico per i genitori vedovi. Introdotta dal Decreto lavoro – convertito poi in legge – la maggiorazione dell’Assegno Unico per i genitori vedovi consiste in un importo extra che tiene conto dell’ISEE familiare. La somma supplementare va ad aggiungersi alle maggiorazioni per l’Assegno Unico già riconosciute per ogni figlio. 

Figlio stringe mano del papà
Assegno Unico per i figli a carico, arriva un’importante maggiorazione: ecco per chi – Diregiovani.it

Lo scopo della misura è tutelare le situazioni in cui uno dei due genitori è venuto a mancare. L’aumento parte da 30 euro mensili e aumenta progressivamente in base al numero dei figli: 60 con due figli a carico, 90 con tre e via dicendo). L’importo extra è riconosciuto ai beneficiari dell’assegno con ISEE pari o inferiore a 17.227,33 euro annui.

Anche ai genitori vedovi con redditi più alti viene riconosciuta la maggiorazione, che però si assottiglia gradualmente fino ad azzerarsi nei nuclei familiari con ISEE pari o superiore 45.939,56 euro annui. Sopra questa soglia la maggiorazione si annulla. Ne hanno diritto i genitori rimasti vedovi a condizione che soddisfino i criteri previsti dalla legge.

Il primo criterio è la data del decesso: la maggiorazione spetta per i 5 anni successivi alla morte del genitore. Dunque il decesso deve essersi verificato in data non antecedente al lustro precedente alla presentazione della domanda di Assegno Unico. Inoltre al momento della morte il genitore deceduto doveva risultare lavoratore o pensionato. Infine al momento della richiesta il genitore superstite deve risultare lavoratore.

Gestione cookie