A marzo ci sarà una bella novità per tante famiglie italiane: un bonus da 350 in busta paga. Una boccata d’ossigeno in un momento dove le bollette del gas sono tornate a fare paura. Le tensioni del mercato del gas hanno già fatto sentire il loro effetto sui bilanci familiari. Secondo le stime di Assoutenti una famiglia tipo (che consuma 1.400 metri cubi di gas) pagherà 309 euro in più per il gas.
Senza contare il carovita che non molla la presa. Di recente un’indagine del Comune di Milano ha evidenziato quella che senza tema di smentita possiamo definire una vera e propria esplosione dei prezzi dei beni alimentari. Basti pensare che rispetto a dieci anni fa ogni milanese soltanto per mangiare spende oltre il 25% in più.

A peggiorare ulteriormente le cose il fatto che i salari italiani sono quelli che crescono meno tra i grandi Paesi della zona Euro. La classifica degli stipendi reali di Eurostat ci vede nettamente dietro a economie simili a noi per modello di sviluppo, demografia e stato sociale come quelle di Francia, Germania e Spagna che ci battono per potere d’acquisto. Inutile dire che in questo contesto il bonus da 350 euro rappresenta una bella iniezione di liquidità per le famiglie della Penisola.
Bonus 350 euro in busta paga: a chi spetta
Ottime notizie per il personale scolastico. A marzo oltre all’ordinaria retribuzione del mese verranno erogati anche gli arretrati dei cosiddetto bonus 350 euro. Si tratta della misura introdotta nell’ultima manovra di Bilancio varata dal Governo Meloni. L’incentivo si rivolge alle madri lavoratrici e funziona secondo il meccanismo dell’esonero contributivo.
Stando a quanto comunicato da NoiPA, il calcolo del bonus avrà luogo sulla base delle prestazioni pensionistiche. Il massimo importo erogabile potrà toccare quota 350 euro. Le madri lavoratrici che ancora non avessero richiesto l’agevolazione potranno farlo in qualunque momento, così da accedere al bonus.

I principali beneficiari del bonus da 350 euro sono i docenti delle scuole pubbliche e private, il personale ATA (amministrativi, tecnici e ausiliari), gli educatori e gli assistenti nelle scuole dell’infanzia. Non solo: è in previsione un’emissione straordinaria. Servirà a liquidare eventuali arretrati riferiti al periodo tra gennaio e febbraio 2025.
Tutti questi importi verranno indicati su un cedolino separato rispetto a quello di marzo, assicurando una liquidità extra sicuramente ben accolta da molte famiglie. Attraverso questo bonus l’esecutivo punta a potenziare il supporto alla genitorialità dando un concreto aiuto a docenti e personale ATA.
Questa misura va considerata un segno positivo a riprova dell’attenzione per gli operatori nel campo dell’istruzione impegnati nella non sempre facile conciliazione tra gli impegni lavorativi e quelli familiari.