Qualche giorno fa un’uscita del ministro dell’Agricoltura ha ricordato che «anche bere troppa acqua può essere rischioso». L’intento del ministro Lollobrigida era chiaro: difendere il vino dai tentativi di criminalizzarne l’uso, non solo l’abuso. Un paragone esagerato? Sta di fatto che le parole dell’esponente del governo sono rimbalzate da una parte all’altra della rete suscitando non poche polemiche.

Comunque la si voglia pensare sul vino, va detto che anche per il consumo di acqua vale il celebre detto secondo cui “il troppo stroppia”. Ingerire troppa acqua non fa certo bene. La cura del nostro benessere passa certamente da un gesto semplice e naturale come quello di bere dell’acqua. Sì, ma nel quantitativo che serve al nostro organismo. Gli eccessi potrebbero avere un effetto sgradito per il nostro corpo.
Consumare troppa acqua fa male, ecco quali rischi si corrono
Gli anglofoni la chiamano overhydration ovvero iperidratazione. L’idratazione è fondamentale per tenere costantemente in equilibrio il contenuto d’acqua all’interno del nostro organismo, col mantenere sotto controllo gli elettroliti plasmatici. Ma un eccesso d’acqua può provocare più di un problema.
Rischiamo di andare in iperidratazione quando il corpo assume più acqua di quanta non sia in grado di eliminare. Solitamente questa condizione è collegata a un’alterazione delle funzioni urinarie. È attraverso la diuresi che rimuoviamo i liquidi in eccesso nel corpo, ma non solo. A questo scopo servono anche respiro, traspirazione, feci e sudorazione.

Un apparato in buone condizioni generali non dovrebbe incorrere in un quadro clinico di questo genere, un rischio che corre invece chi soffre di specifiche malattie cardiache che riducono gittata e ristagno dei liquidi negli alveoli polmonari. Rischia anche chi soffre di una sindrome da secrezione errata dell’ormone antidiuretico (con accumulo eccessivo di liquidi).
C’è pericolo pure per chi assume antidepressivi (specialmente), senza dimenticare poi che malattie come il diabete mellito e i disturbi psicologici possono portare a consumare un eccesso d’acqua (diversi farmaci poi hanno una controindicazione del genere). I sintomi dell’iperidratazione sono nausea o vomito, mal di testa, vertigini, sonnolenza, crampi muscolari, convulsioni.
Nei casi più gravi si rischia anche il coma. Ma quanta acqua bisogna bere al giorno? Secondo gli esperti il quantitativo di acqua da ingerire quotidianamente si aggira sui 1600 ml (nel corso delle 24 ore), una cifra che comprende non solo l’acqua assunta per via orale ma anche quella naturalmente contenuta negli alimenti (come frutta e verdura ad esempio) o quella generata dall’ossidazione dei carboidrati. Per mantenere una buona idratazione dovrebbe bastare una bottiglia di acqua al giorno.