Non è decisamente il migliore dei momenti per i Sussex. Anzi, c’è decisamente incertezza per quanto riguarda le occupazioni future di Harry e Meghan. I progetti messi in cantiere dalla coppia non hanno raccolto il successo sperato.
L’unica eccezione, possiamo dire, è rappresentata dal primo documentario su Netflix sui motivi della rottura con la Royal Family e del trasferimento dei duchi di Sussex in California. Ha deluso le attese anche la serie creata da Meghan sulla cucina e sull’accoglienza degli ospiti in casa.

La critica ha bocciato senza appello il tentativo della duchessa di Sussex. Ora arriva un altro brutto colpo per l’immagine della coppia. La decisione di dire addio ha destato sconcerto in tutto il Regno Unito. Harry ha preso una decisione «devastante». Ecco cosa è successo.
Ancora guai per Harry: il principe costretto a prendere una decisione «devastante»
Il principe Harry si è dimesso da patrono di Sentebale, l’organizzazione benefica creata nel 2006 per commemorare la madre Diana. Harry ha lasciato la società nata per aiutare le persone dell’Africa meridionale malati di Hiv e Aids. Lo stesso hanno fatto anche l’altro co-fondatore, il principe Seeiso del Lesotho, e il consiglio di amministrazione.
Una decisione drastica dovuta a un rapporto ormai logorato («rotto irrimediabilmente») con il presidente dell’ente, Sophie Chandauka, che ha accusato i fiduciari di «misoginia e abuso di potere». Risposta: le dimissioni di massa insieme al principe Harry. Non sono del tutto chiare le ragioni della disputa tra i fiduciari e il presidente del consiglio di amministrazione.

Di certo c’è la denuncia presentata da Chandauka alla Charity Commission, l’organismo di vigilanza britannico sul settore benefico, additando «la gestione debole e carente» della società. Altra cosa certa è la fine di un progetto molto importante per Harry, che gli ha permesso negli anni di sentirsi vicino alla madre scomparsa continuando il suo lavoro.
«È con il cuore pesante – ha dichiarato Harry in un comunicato congiunto insieme al principe Seisso – che diamo le dimissioni dal ruolo di patroni a tempo indeterminato». «È devastante – aggiunge il principe – che la relazione con la presidente si sia infranta oltre ogni speranza di recupero». Come detto non appaiono chiari i motivi della rottura.
Nella loro dichiarazione congiunta, i due principi hanno aggiunto di aver «agito nel migliore interesse dell’ente di beneficenza» chiedendo alla presidente Chandauka di dimettersi. La sua decisione di avviare un’azione legale per conservare il suo ruolo ha fatto precipitare le cose portando alla definitiva incrinatura nei rapporti.
I due fiduciari hanno inoltre sottolineato la loro volontà di condividere con la Charity Commission le loro preoccupazioni «su come ciò è accaduto». Dal canto suo Chandauka, eletta la scorsa estate, ha puntato il dito su chi «si comporta come se fosse al di sopra della legge, tratta male gli altri e poi gioca la carta della vittima con la stampa per danneggiare coloro che hanno il coraggio di dire la verità» e ha denunciato «atteggiamenti misogini e poco professionali».