Si sa quanto possano incidere le spese legate alla gestione degli spazi comuni. Chi vive in condominio lo sa bene. Le spese per l’ascensore, la pulizia, il compenso dell’amministratore, i costi per la manutenzione. Sono tutti oneri che appaiono scontati. Eppure secondo la normativa non sempre l’inquilino è tenuto a sostenerli.
Sì, perché se manca una specifica dicitura nel contratto di locazione chi vive in affitto può legittimamente rifiutarsi di pagare queste spese. Occorre fare molta attenzione alle clausole. La legge prevede, in generale, che le spese condominiali nella loro totalità ricadano sotto la responsabilità del proprietario dell’appartamento, non sull’inquilino.

Questo fatto ha delle conseguenze ben precise. Il contratto d’affitto deve indicare esplicitamente chi tra il proprietario e l’inquilino deve sostenere determinate spese. In caso contrario, queste restano in automatico a carico del locatore ovvero del proprietario. Insomma: il contratto d’affitto deve specificare chiaramente che l’inquilino è tenuto a pagare le spese condominiali.
Spese condominiali, se manca la dicitura chiara l’inquilino può fare a meno di pagarle
L’articolo 1576 stabilisce chiaramente che le riparazioni straordinarie sono a carico del proprietario. L’inquilino invece deve accollarsi l’ordinaria manutenzione. Ma se manca una clausola contrattuale che attribuisca all’affittuario anche una parte delle spese condominiali (per esempio la manutenzione dell’ascensore o la pulizia delle scale) allora questi costi non sono esigibili.
Discorso analogo per l’amministratore di condominio, figura obbligatoria a nome di Codice Civile (art. 1129) nei condomini con più di otto unità immobiliari. Il compenso dell’amministratore è soggetto ad approvazione formale e va indicato già in sede di accettazione dell’incarico. Se così non avviene, i condomini potrebbero anche non pagarlo.

Anche le spese per la manutenzione straordinaria non si possono in alcun modo addebitare all’inquilino se non sono previste espressamente nel contratto. Poniamo che il condominio decida di installare pannelli solari o di rimettere a nuovo la facciata. Se il contratto d’affitto non prevede che l’inquilino partecipi a queste spese, questi potrà rifiutarsi di contribuire a sostenerle.
Dal prossimo mese in molte situazioni sarà possibile contestare le somme indebitamente richieste dagli amministratori. E questo proprio a motivo della mancanza di clausole vincolanti nel contratto di locazione. Ciò comporta che inquilini e proprietari dovranno fare grande attenzione. Per i primi si tratta di stare attenti a non pagare quanto non devono pagare. I secondi dovranno stare attenti a evitare contenziosi e a vedersi respingere le richieste.
Insomma: al momento della firma – o del rinnovo – del contratto d’affitto sarà indispensabile prestare estrema attenzione alla sezione delle spese condominiali e chiedere che siano chiaramente esplicitate le ripartizioni delle spese. In assenza di una formulazione chiara sulla suddivisione delle spese condominiali l’inquilino potrà rifiutarsi di pagarle. E potrà farlo in maniera del tutto legittima.