L’acquisto della prima casa è uno dei momenti fondamentali della vita di tante famiglie. Inutile dire che le implicazioni economiche di questo atto sono importanti. Per gran parte delle famiglie italiane il traguardo di avere una casa di proprietà passa per l’accensione di un mutuo ipotecario, così da dilazionare nel tempo un investimento destinato a durare diversi anni.
Per questa ragione il sistema fiscale italiano concede delle agevolazioni che mirano a rendere più sostenibile per le famiglie il peso del mutuo. Una delle più vantaggiose indubbiamente è la possibilità di risparmiare sul mutuo compilando una voce nel Modello 730. Questa opportunità si rivolge a chi ha acquistato la prima casa e soddisfa determinati requisiti.

Si tratta di una possibilità concreta per risparmiare sul lungo periodo, un vero e proprio toccasana in un momento in cui le famiglie italiane faticano a far quadrare i bilanci a causa dei rincari generalizzati, dagli aumenti in bolletta a quelli nel carrello della spesa, e devono fare i conti con salari cresciuti poco o nulla negli ultimi anni.
Come risparmiare sul mutuo grazie a questa voce del 730
Come anticipato, nel Modello 730 è prevista la possibilità di risparmiare sul mutuo. E come? Con la detrazione degli interessi passivi in sede di dichiarazione dei redditi, grazie alla quale si può ottenere un rimborso fino a 760 euro annui. La normativa fiscale permette infatti ai contribuenti di detrarre il 19% degli interessi passivi e degli oneri accessori pagati annualmente sul mutuo acceso per acquistare la casa principale.
C’è un tetto massimo sul quale calcolare la detrazione del 19%: è pari a 4.000 euro. Il tutto si traduce in un risparmio massimo di 760 euro. La detrazione è applicabile anche in caso di mutuo cointestato. Ogni intestatario non dovrà fare altro che detrarre la propria quota di interessi, sempre all’interno del limite massimo di 4.000 euro. Ci sono poi i requisiti per accedere all’agevolazione.

I requisiti specifici da rispettare riguardano innanzitutto la finalità del mutuo: l’acquisto dell’abitazione principale. C’è poi il requisito della tempistica: il mutuo deve essere stato stipulato nei 12 mesi antecedenti o successivi all’acquisto della casa, che deve essere adibita a abitazione principale entro 12 mesi dall’acquisto. Il contribuente poi deve essere intestatario tanto del mutuo quanto dell’immobile.
La detrazione è concessa anche per i mutui destinati a coprire le spese di costruzione o ristrutturazione dell’abitazione principale, con un tetto massimo di spesa detraibile di 2.582,28 euro annui (con un risparmio massimo pari a circa 490 euro). Oltre agli interessi passivi si possono detrarre anche una parte delle spese accessorie del mutuo (spese di istruttoria e perizia, imposta sostitutiva sul mutuo, spese notarili relative alla stipula del mutuo, provvigione pagata all’agenzia immobiliare, fino a un massimo di 1.000 euro).