Non ci sono belle notizie per i pensionati italiani: a giugno l’assegno arriverà più tardi ma soprattutto potrebbe essere meno sostanzioso del solito. Già a maggio si sono verificati ritardi nei pagamenti. Il prossimo mese la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente. Il motivo dei ritardi è presto detto: i giorni festivi faranno slittare di qualche giorno i pagamenti INPS.
A giugno l’accredito della pensione non avrà luogo né domenica 1 giugno né lunedì 2 giugno. Le ragioni sono facilmente intuibili. Il 1° giugno cade di domenica, giorno festivo e dunque non bancabile, mentre il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica (altro giorno festivo). Il primo giorno utile per gli accrediti sarà martedì 3 giugno 2025.

Stavola non ci sarà differenza tra i correntisti postali e quelli che si affidano a una banca. Per tutti la pensione verrà accreditata il 3 giugno, non prima. Oltre ai ritardi nei pagamenti, alcuni pensionati si vedranno decurtare l’importo dell’assegno. Insomma: il prossimo mese pensione più leggera per qualcuno. Ecco per quale motivo.
Pensioni di giugno 2025, ecco perché potrebbero essere più basse
La decurtazione è legata ai controlli sui bonus 2022. In altre parole l’INPS provvederà a recuperare le somme indebitamente percepite relativamente ai bonus varati nel 2022 con i decreti Aiuti e Aiuti-ter. Parliamo del bonus 200 euro, riservato ai pensionati con reddito fino a 35 mila euro nel 2021, e del bonus 150 euro destinato ai pensionati con reddito inferiore a 20 mila euro (sempre nel 2021).
I due bonus erano stati erogati in modo automatico, basandosi sui dati fiscali provvisori. Adesso sono disponibili i dati reddituali definitivi relativi al 2021. L’INPS ha potuto eseguire i controlli e i pensionati che nel 2021 hanno superato le soglie di reddito previste saranno costretti a restituire le somme. Il recupero avverrà in maniera automatica.

I pensionati che nel 2021 hanno percepito più di 20 mila ma meno di 35 mila euro dovranno restituire 150 euro. Quelli che hanno superato il tetto dei 35 mila euro saranno chiamati a restituire entrambi i bonus, dunque in totale si vedranno decurtare 350 euro. La restituzione avrà luogo su base rateale, con trattenute mensili pari a 50 euro.
Le trattenute partiranno proprio a giugno 2025 e in base all’importo da restituire potrebbero arrivare fino ad agosto oppure a fine 2025. Come è possibile sapere se è avvenuto il recupero INPS? Come anticipato l’ente pensionistico provvederà al recupero automatico delle somme indebitamente percepite.
Il dettaglio delle trattenute sarà verificabile sul cedolino pensione caricato sul sito dell’INPS. Basterà accedere con le proprie credenziali all’area personale MyINPS. In alcuni casi sarà possibile chiedere una rateizzazione differente contattando l’INPS.