Negli ultimi anni è sempre più complicato acquistare una macchina e oggi giorno una vettura comporta numerose spese e non riguarda solo l’acquisto della vettura in sè o i consumi della benzina che la vettura comporta. Ci sono numerose tasse esposte dal Governo e alcune sono davvero durissime, una presto potrebbe però essere cancellata.

Per mantenere una macchina ci sono vari costi ed uno inizialmente doveva riguardare solo i più ricchi ma alla lunga è diventato un autentico freno e un autogol per il Governo. Stiamo parlando del Superbollo, una legge che inizialmente doveva creare un esborso superiore per i più ricchi ma che ha creato un problema nel mercato automobilistico, andiamo a vedere cosa è successo.
Questa era una tassa che prevedeva l’esborso di 20 euro per ogni kW di potenza per le vetture che vanno oltre i 250 cavalli. Una misura che sulla carta doveva spremere i più ricchi e portare un guadagno allo Stato e in fondo cosi è stato visto che dal 2011 lo Stato ha incassato addirittura 1.5 miliardi di euro. Cifre importanti ma meno delle aspettative e alla fine ha creato più danni che elogi; di fatto il Superbollo ha creato un calo nelle vendite delle Supercar con sempre meno persone ad acquistare in Italia, c’è chi ha investito su auto con targa estera e chi invece ha puntato solo sul Noleggio.
Il Superbollo si allontana: il Governo e Salvini sono netti
Tutta questa situazione alla lunga ha portato un deficit nelle casse dello Stato e per questo il Governo è pronto a fare marcia indietro e cambiare totalmente. Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha fatto chiarezza e ha spiegato – nel corso dell’Automotive Dealer Day che si è tenuto a Verona – che pian piano si andrà verso una graduale eliminazione di questo Superbollo. Non ci sono date ma a quanto pare la data potrebbe diventare ufficiale anche prima dell’estate.

Tra le altre cose Salvini ha sottolineato che il mercato delle auto elettriche sta creando ulteriori problemi nella vendita di auto a benzina, e il Ministro ha sottolineato: “I numeri fanno la differenza”. L’impressione è che il Superbollo era una tassa con una certa logica all’inizio ma è apparsa strutturata male e ha di fatto creato un buco nell’economia italiana. Per questo la decisione di affondare il colpo e giungere a questa chiusura.