Non perderti in un bicchiere! Il Ministero della Salute e Diregiovani contro l’abuso di alcol
All’interno della Campagna di comunicazione per la lotta all’abuso di alcol 2015 realizzata dal Ministero della Salute – e lanciata il 12 maggio presso il Liceo Scientifico Statale J.F. Kennedy di Roma insieme ai testimonial “Elio e le storie tese” – Diregiovani e l’Istituto Superiore di Sanità promuovono l’iniziativa “Non perderti in un bicchiere!”, per sensibilizzare e informare i giovani sui rischi e gli effetti prodotti dal consumo e dall’abuso di alcol.
Le attività sono rivolte alle scuole superiori di primo e secondo livello e a tutti i ragazzi che, attraverso questa rubrica tematica, avranno la possibilità di raccogliere informazioni utili, consultare il materiale esplicativo, visionare video-interviste ad esperti del settore e leggere gli approfondimenti, dialogare con l’equipe di psicologi e inviare i loro contributi per partecipare al Concorso “Indipendenza alcolica” a premi.
Accanto alle attività di prevenzione e sostegno veicolate sul web e la promozione della partecipazione attiva dei giovani, l’attività di informazione proseguirà nelle scuole dove saranno realizzati incontri informativi con i ragazzi per approfondire i temi proposti sul web. Inoltre saranno somministrati questionari conoscitivi che permetteranno di realizzare una ricerca sul campo finalizzata alla conoscenza degli indici di rischio relativi all’abuso di alcol, ai nuovi meccanismi di sballo o comportamenti ad effetto imitativo tra i giovani e alla comprensione dell’effettiva conoscenza che i ragazzi hanno di tali problemi.
Tali attività, che si svolgeranno attraverso il portale Diregiovani.it, i suoi canali di comunicazione e l’equipe di esperti dell’IdO, mira a ricostruire un quadro affidabile dell’entità del problema dell’abuso di alcol tra i giovani, fornire un sostegno adeguato ai ragazzi e alle loro famiglie e individuare le risposte più adeguate per prevenire un fenomeno di grande diffusione tra le giovani generazioni.
L’ABUSO DI ALCOL TRA I GIOVANI
In Italia, come nel resto d’Europa, per i giovani under 30, l’abuso di alcol alla guida rappresenta la prima causa di mortalità, morbilità e disabilità evitabile.
Oltre 1.000.000 sono i giovanissimi che fanno un consumo rischioso di alcol. Il fenomeno è preoccupante anche perché gli adolescenti insieme alle donne e agli anziani sono fisiologicamente più vulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche a causa di una ridotta capacità dell’organismo a metabolizzare l’alcol.
L’abuso di alcol è uno dei più importanti fattori di rischio per la salute dell’uomo perché associato al rischio diretto e indiretto di numerose malattie (cirrosi epatica, alcolismo, intossicazione etilica, gastrite alcolica, ecc.) di incidenti, principalmente stradali, di violenza intenzionale sia verso se stessi che verso gli altri, di violenza familiare e di comportamenti criminali.
E’ questo il motivo per il quale la riduzione dei danni causati dall’alcol è, attualmente, una delle più importanti azioni di salute pubblica che gran parte degli Stati europei realizzano per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini.
Nell’infanzia e nell’adolescenza occorre evitare del tutto l’uso di bevande alcoliche, sia per una assente capacità di trasformare l’alcol, sia perché più precoce è il primo contatto con l’alcol, maggiore è il rischio di abuso.
L’iniziativa “Non perderti in un bicchiere” mira dunque a:
– incrementare il grado di consapevolezza dei giovani nei confronti del consumo delle bevande alcoliche;
– ridurre il rischio legato al consumo di alcol e il suo impatto sociale e sanitario in particolare nei contesti giovanili
– accrescere la consapevolezza dei ragazzi sui danni causati dall’abuso di alcol e offrire loro uno spazio non solo informativo ma anche espressivo e di scambio sia tra pari, che con il mondo degli adulti;
– fornire loro strumenti conoscitivi di prevenzione sui temi dei comportamenti a rischio e dell’abuso di alcol;
– promuovere stili di vita consapevoli tra i giovani offrendo loro l’opportunità di divenire essi stessi promotori di iniziative e modelli per i loro coetanei;
– innescare nei giovani una “abitudine virtuosa” a fare scelte autonome, consapevoli e ad adottare stili di vita corretti;
– offrire un servizio di consulenza medico-psicologica on-line per rispondere ai dubbi di giovani e adulti sui temi indicati.
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