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Nuova edizione del Tg di diregiovani.it

Nelle NEWS: L'anniversario del disastro dello Space Shuttle Challenger, L'orologio dell'Apocalisse fermo a 3 minuti da mezzanotte, Continuano i test per l'Hyperloop, Il Risiko diventa canadese, Un'equazione per smascherare le teorie complottiste

28 Gennaio 2016

L’orologio dell’Apocalisse fermo a 3 minuti da mezzanotte
Il Doomsday Clock (Orologio dell’Apocalisse) è un dispositivo simbolico per predire quanto siamo vicini al collasso della civiltà, i fisici hanno istituito il Doomsday Clock nel 1947 dopo le bombe atomiche che colpirono Hiroshima e Nagasaki alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Secondo gli scienziati, quando scandirà la mezzanotte, il mondo affronterà una catastrofe globale.
Le lancette del tempo si muovono secondo le analisi di una commissione speciale di scienziati che vagliano minacce internazionali, in particolare quelle che hanno a che fare con armamenti nucleari. L’orologio è stato fermo dal 2012 alle 23.55, fino al 2015 quando le lancette si sono mosse pericolosamente in avanti con un salto alle 23.57, portando il countdown della fine del mondo a soli 3 minuti a riprova di quanto il mondo sia ancora vulnerabile alle catastrofi portate dalle armi nucleari, i cambiamenti climatici e le nuove tecnologie, che rischiano di innescare definitivamente il conto alla rovescia per la fine del mondo.

L’anniversario del disastro dello Space Shuttle Challenger
Il disastro dello Space Shuttle Challenger avvenne la mattina del 28 gennaio 1986 alle 11:39, quando lo Space Shuttle Challenger esplose dopo 73 secondi di volo a causa di un guasto a una guarnizione, detta O-ring, nel segmento inferiore del razzo a propellente solido destro. La rottura della guarnizione provocò una fuoriuscita di fiamme dall’SRB che causarono un cedimento strutturale del serbatoio esterno contenente idrogeno ed ossigeno liquidi. Alcune parti dell’orbiter come lo scomparto dell’equipaggio e molti altri frammenti furono recuperati dal fondo dell’oceano. CLICCA QUI’ per APPROFONDIRE

Continuano i test per l’Hyperloop
Da San Francisco a Los Angeles in 30-40 minuti, contro le 5 ore e mezza necessarie in automobile sarà questa l’evoluzione promossa da Hyperloop nei viaggi su rotaia. Prosegue a tutta velocità la corsa per realizzare l’Hyperloop, il treno magnetico da 1200 chilometri orari proposto nel 2013 da Elon Musk, patron di Tesla e SpaceX. Tre compagnie stanno costruendo in modo indipendente dei binari che serviranno per testare i prototipi: si tratta della società di infrastrutture globali AECOM e di due startup dai nomi molto simili: Hyperloop Technologies e la rivale Hyperloop Transport Technologies. Nei giorni scorsi SpaceX ha fatto sapere che AECOM ha in programma di realizzare un tracciato di poco più di un chilometro e mezzo a ridosso del quartier generale della compagnia aerospaziale, a poca distanza dall’International Airport di Los Angeles. Se non ci saranno intoppi, entro la fine dell’estate la pista ospiterà delle capsule “sottovuoto” di lunghezza dimezzata rispetto alle dimensioni di progetto, che sfrecceranno in via sperimentale senza passeggeri a bordo.

Il Risiko diventa canadese
Prosegue l’addio all’Italia di marchi storici che hanno segnato intere epoche e generazioni. L’ultima in ordine di tempo a salutare il Paese è Editrice Giochi che passa alla canadese Spin Master insieme al suo intero catalogo che comprende – tra gli altri – il Risiko e lo Scarabeo. Fino al 2009 la società lombarda che quest’anno compie 80 anni aveva anche il Monopoli ceduto poi ad Hasbro. Il closing dell’operazione prima della fine del mese di febbraio.
L’azienda era stata fondata nel 1936 da Emilio Ceretti, eclettica figura di intellettuale ed imprenditore lombardo, famoso traduttore e giornalista, che con alcuni amici voleva lanciare la versione italiana del Monopoli già famosissimo negli Usa, ed era rimasta finora nelle mani della famiglia: il giro d’affari negli ultimi anni si aggirava sui 5 milioni. L’acquisizione consente alla multinazionale dei giochi di Toronto di incrementare la propria presenza nel mercato italiano del giocattolo, un settore valutato intorno ai 740 milioni di euro nel 2015 con una crescita del 6% rispetto all’anno precedente.

Un’equazione per smascherare le teorie complottiste
Un ricercatore dell’Università di Oxford ha formulato un’equazione matematica in grado di verificare la veridicità di alcune delle più celebri teorie del complotto.
Il metodo del dottor David Grimes si riduce a varie cospirazioni di alto profilo semplicemente affrontando il rischio concreto di informazioni trapelate, se di proposito o per caso.
Grimes ha concluso che se tale “fuoriuscita” non ha luogo dopo un determinato periodo di tempo, la teoria della cospirazione probabilmente non è valida. Grimes ha utilizzato lo sbarco sulla Luna del 1969 come esempio. Alcune persone credono che la NASA abbia messo in scena l’allunaggio, ricostruendo gli ambienti lunari sulla Terra al fine di vincere la “corsa allo spazio” con l’Unione Sovietica. La sua equazione ha suggerito, tuttavia, che se l’atterraggio sulla Luna fosse stata una bufala, la verità sarebbe stata rivelata entro 3,7 anni. Il modello matematico fornisce la probabilità di successo delle teorie cospirative calcolando il numero di cospiratori coinvolti, il periodo di tempo e la possibilità che la verità trapeli da uno di questi cospiratori.

2017-05-05T17:40:45+02:00