ROMA – Dopo un secolo di costante declino, le popolazioni globali di tigre selvatica sono in aumento. Secondo i dati più recenti pubblicati dal WWF, circa 3.890 tigri esistono in natura, un numero in netto aumento rispetto alla stima di 3.200 nel 2010.
Il risultato è da attribuire soprattutto grazie alla risalita delle popolazioni di tigre in India, Russia, Nepal e Bhutan, a sondaggi più accurati e ad una protezione migliorata della specie.
“Questo è un passo fondamentale per il recupero di una delle specie più minacciate e iconiche al mondo”, ha detto Ginette Hemley, vice presidente senior della conservazione della fauna selvatica del WWF. “Insieme con i governi, le comunità locali, filantropi, e altre ONG, abbiamo iniziato a invertire la tendenza nel declino delle tigri. Ma molto più lavoro e maggiori investimenti sono necessari se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo di raddoppiare il numero delle tigri selvatiche entro il 2022”.
I governi dei Paesi con popolazioni di tigri si sono riuniti nel 2010 per impegnasi nell’obiettivo di raddoppiare il numero delle tigri selvatiche entro il 2022.
Ma il lavoro non è finito: questi stessi Paesi si sono riuniti ancora una volta questo mese per riferire sui loro progressi e impegnarsi nei passi successivi per aiutare l’aumento della specie.
Il monitoraggio delle popolazioni e la comprensione delle minacce della specie sono due punti assolutamente vitali per proteggere questi grandi felini.
Classificati come in via di estinzione, le tigri affrontano quotidianamente i rischi del bracconaggio e della perdita di habitat.
Ogni parte della tigre, dal baffo alla coda, è in commercio nei mercati illegale della fauna selvatica, che alimenta una rete criminale multimiliardaria.
Anche se abbiamo visto miglioramenti reali in alcuni paesi, la prospettiva non è così chiara nel sud-est asiatico, dove il bracconaggio e la deforestazione dilagante continuano ad avere un impatto negativo nel numero delle tigri.
Ma la notizia dell’aumento del numero delle tigri dimostra che la differenza si può fare:
Il WWF lavora con i governi, forze dell’ordine, e le comunità locali per sostenere la tolleranza zero per il bracconaggio di tigri in tutta l’Asia, e utilizza le più recenti tecnologie per proteggere i loro fragili habitat.