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Terremoto in Centro Italia, INGV: area ad altissima pericolosità sismica. La relazione

News terremoto centro Italia. La relazione dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)

Terremoto centro italia, INGV

Terremoto centro italia, INGV – Forte scossa di terremoto nel Centro Italia. L’epicentro del sisma di magnitudo 6.0 è la provincia di Rieti, nella zona al confine con l’Umbria, le Marche e l’Abruzzo. La profondità della scossa, avvenuta alle 3 e 36, è di appena 4 chilometri. La scossa è stata seguita da un’altra di magnitudo 3.9 in provincia di Perugia. Altra replica alle 4.33 di magnitudo 5.4, con epicentro vicino Norcia a nove chilometri di profondità. Gli aggiornamenti sul terremoto in Centro italia

La relazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)

Relazione di dettaglio: Rieti Mw 6.0 del 2016-08-24 01:36:32 UTC; versione del 2016-08-24 ore 04:26:02 UTC.
 
Il terremoto avvenuto questa notte nella zona dell’Appennino centrale alle ore 3:36 (ora italiana) ha avuto epicentro in provincia di Rieti (presso il comune di Accumoli), ma ha interessato anche le province di Perugia, Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo.
 
I comuni più vicini all’epicentro sono: Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto. La magnitudo locale (Richter) del terremoto è pari a 6.0. La magnitudo momento, calcolata con l’analisi delle forme d’onda della RSN, è pari a 6.0. La zona interessata dagli aftershocks, che in prima approssimazione rappresenta l’estensione della faglia attivata, è pari a circa 25 km ed è allineata in senso NNO – SSE. Questa dimensione è coerente con un terremoto di magnitudo 6.
 
La mappa di scuotimento del terremoto più forte, calcolata con i dati della rete accelerometrica dell’INGV e del Dipartimento della Protezione Civile, indica uno scuotimento del terreno relativamente più alto nella zona Nord-Occidentale. I valori di picco più alti registrati sono pari a circa il 45% di g alla stazione della RAN di Arquata del Tronto, a 11 km dall’epicentro.
 
La zona colpita dal terremoto odierno rientra nella fascia ad altissima pericolosità che corre lungo l’asse della catena appenninica. L’area è stata colpita da forti scosse di terremoto nel passato. I principali terremoti storici sono avvenuti nel 1639 (Magnitudo 6.2), 1646 (Magnitudo 5.9) e nel 1703 (Magnitudo 6.9) (fonte: CPTI15). Il meccanismo focale indica il movimento di una faglia di tipo estensionale con piani orientati NNW-SSE, in coerenza con la distribuzione degli aftershocks e con il regime tettonico dell’Appennino.
Al momento, a tre ore dal terremoto, sono stati registrati numerosi aftershock, i maggiori dei quali sono nella zona di Norcia (PG) con magnitudo 5.1 e 5.4. Le profondità ipocentrali delle repliche sono modeste, quasi tutte entro i primi 10 km. I turnisti della sala sismica stanno localizzando i principali aftershocks della sequenza, concentrandosi al momento su quelli più forti. Alcune squadre di ricercatori e tecnici dell’Istituto sono sul terreno per installare reti temporanee di monitoraggio ad integrazione della rete permanente. La relazione completa sul Terremoto in Centro Italia a cura dell’INGV

Mappa evento sismico

Localizzazione epicentrale dell'evento

Localizzazione epicentrale dell’evento


Mappa sismicità della regione

Mappa della sismicita’ della regione con gli epicentri dei terremoti aventi M>=2.4 (da iside.rm.ingv.it)

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Mappa sequenza sismica

Epicentri dei terremoti dal 2016-08-17 alle 04:26:05 UTC ad oggi (2016-08-24 alle 04:26:05 UTC)
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Istogramma sequenza sismica e cumulata eventi. Istogramma dei terremoti e cumulata degli eventi sismici
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Mappe di scuotimento

Le mappe mostrano i risultati dell’elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base di dati osservati e delle successive interpolazioni che fanno uso sia di conoscenze sismologiche che di ingegneria sismica.
 
Le mappe di scuotimento – ShakeMap – presentate in questo sito web sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento sofferto. Esse sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Le mappe non hanno alcun valore ufficiale e l’INGV declina ogni responsabilita’ da un uso improprio delle informazioni in esse riprodotte.
 
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2018-06-05T17:18:20+02:00