ROMA – E’ fuori pericolo il bagnante è stato attaccato da uno squalo a Ibiza.
L’82enne spagnolo stava nuotando a pochi metri dalla riva di Playa d’en Bossa, una delle spiagge più popolari dell’isola.
L’uomo è stato morso a una mano, presumibilmente da una verdesca, e trasportato all’ospedale Can Misses per una ferita di circa 5 cm.
Diverse persone sono uscite dall’acqua dopo l’incidente, accaduto nel pomeriggio del 17 giugno, anche se la spiaggia non è stata chiusa.
Dopo un’ora di ricerche, dello squalo nessuna traccia.
Lo squalo a Ibiza non è un caso isolato.
Le verdesche sono una delle specie più comuni nel Mediterraneo.
Nel luglio del 2016, un bagnante di 40 anni è stato attaccato da una verdesca a pochi metri dalla costa di Alicante.
Sempre la scorsa estate, è stato avvistato uno squalo nella popolare spiaggia di Fuengirola nella Costa del Sol.
La verdesca
Gli squali sono una realtà nel Mediterraneo.
(Leggi anche: La verità sugli attacchi di squali: ecco perchè avvengono)
La verdesca, o squalo azzurro, è uno degli squali più prolifici nelle nostre acque, in particolare nell’Adriatico.
Rispetto ad alcuni suoi simili come il Grande Bianco, il Tigre o il Leuca, non è pericoloso, ma attacca solo se spaventato.
Si tratta di una specie a rischio estinzione a causa delle sue pinne, pietanza base di alcune ricette orientali.
La verdesca raramente morde gli esseri umani.
Dal 1580 fino al 2013, è stato coinvolto in 13 incidenti, quattro dei quali mortali.
Nel Mar Mediterraneo ci sono circa 45 specie di squali, con 16 di questi che misurano dai 3 metri di lunghezza in su.
15 di queste sono specie potenzialmente pericolose.
(Leggi anche: Gallipoli, squalo avvistato a pochi metri dalla riva di Punta Pizzo – VIDEO)
Nel 2014 è stato avvistato a Ostia un Mako, uno degli squali più pericolosi del mondo e raro nelle nostre acque.
Il Mako rientra nella rosa dei 5 squali più pericolosi del mondo, insieme al Grande Squalo Bianco, il Leuca, lo squalo Tigre, e il Longimano.