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Ansie, dubbi e paure legate alla sessualità.

I modelli sociali sono spesso irraggiungibili e questo genera non poche ansie e frustrazioni nei giovani che si approcciano alle sessualità...

La sessualità è determinata in larghissima parte da aspetti biologici e genetici ma coinvolge anche aspetti psicologici e culturali e ad essa sono associate una serie di emozioni non sempre piacevoli.

Indipendentemente da come nasce il desiderio sessuale, esso è un fenomeno biochimico, regolato da ormoni, neurotrasmettitori e altre sostanze che interagiscono fra loro creando sensazioni di eccitazione. L’adrenalina è un ormone sintetizzato nella porzione interna del surrene. Una volta secreta e rilasciata in circolo, l’adrenalina accelera la frequenza cardiaca, restringe il calibro dei vasi sanguigni, dilata le vie aeree bronchiali ed esalta la prestazione fisica.

A questi aspetti più fisici si legano poi gli aspetti psicologici e culturali che interagendo con i primi vanno a caratterizzare l’esperienza sessuale. Nella società odierna il corpo è divenuto un tempio sacro non tanto da rispettare quanto da rendere perfetto attraverso varie forme di interventi più o meno invasivi (chirurgia, diete , palestra) che non sempre cancellano inestetismi o difetti inacettabli. L’individuo, specialmente l’adolescente, inserito in questo contesto, vive un corpo in continuo mutamento e vive le sensazioni che in esso si generano non sempre in maniera rassicurante. Sentirsi unici e originali, potersi costruire un’identità estetica e con essa competere con gli altri sentondosi nello stesso tempo parte di un gruppo, rappresenta un problema grande per l’individuo oggi. I modelli sociali sono spesso irraggiungibili, perchè artefatti, e questo genera non poche ansie e frustrazioni nei giovani che si approcciano alle sessualità con la propria immaturità emotiva. L’incontro con l’altro può generare ansie e dubbi legati al rifiuto, al non piacere e alla mancanza di attrazione, ciò determina una scissione tra emotivo e corporeo. La sfera affettiva è rappresentata da un insieme di sentimenti e di emozioni che hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’autostima e nello sviluppo di un approccio maturo e pronto alla vita sessuale, sia in adolescenza che in età adulta. Un pizzico di ansia però fa sentire vivi e motivati e contribuisce a rendere indimenticabili gli incontri d’amore.

L’ansia, quindi, non va sempre vista come qualcosa di negativo, ciò che fa la differenza sono i livelli di attivazione che se contenuti entro un certo limite possono donare quello stato di eccitazione in più che aumenta il desiderio, il piacere fisico e il coinvolgimento emotivo.
Quando però l’ansia supera questi livelli di soglia allora genera difficoltà nella relazione tra i partner, paralizza la spontaneità, scinde la sfera fisica da quella psichica e affettiva e come conseguenza non permette di vivere l’incontro sessuale con la naturalezza che merita.

Lo sapevi che…

Le endorfine sono delle sostanze, simili per struttura alla morfina, hanno un’azione rilassante, calmante, analgesica ed entrano in gioco più avanti, quando l’innamoramento gradualmente si trasforma, se ci sono i presupposti, in una relazione meno passionale e più affettiva. Secondo molti esperti questa fase di passaggio è molto variabile e può durare dai 18 mesi fino a un massimo di 4 anni.

Il legame fra sesso e ansia è stato esaminato in diversi studi. Per esempio Stuart Brody, uno psicologo dell’Università di Paisley (Scozia), ha dimostrare scientificamente i benefici psicofisici del fare l’amore.
Nello studio di Brody erano stati esaminati 46 volontari, 24 donne e 22 uomini, ai quali era stato chiesto di tenere per due settimane un diario dei loro momenti d’intimità indicandone tempi, luoghi e soprattutto tipologia di attività sessuale svolta. Dopo quindici giorni, tutti i volontari sono stati sottoposti a numerose prove sia mentali che fisiche. Esaminando i dati ottenuti, si riscontrò che i soggetti che avevano avuto un maggior numero di incontri sessuali completi non presentavano particolari miglioramenti nell’esecuzione delle prove ma in compenso reagivano con meno ansia allo stress della prova. I soggetti che dichiararono di avere avuto solo rapporti sessuali completi, al momento della prova “stressante” fecero registrare degli sbalzi di pressione sanguigna minori rispetto alle persone che non avevano avuto dei rapporti completi. Le peggiori performance in fatto di stress sono state quelle degli astinenti.

Dubbi e domande…

Lisa, 24 anni
E’ da un anno che sto con lui e non riesco a raggiungere il piacere…non so cosa posso fare?!…

Marihelen, 18 anni
Non riesco a raggiungere mai l’orgasmo tramite la penetrazione ma solo attraverso masturbazione!…


Questa scena del film “Acqua e Sapone” è esplicativa di quanto l’ansia da prestazione possa subentrare durante i primi incontri amorosi…

2018-12-12T12:09:21+01:00