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Coronavirus, si può chiedere il rimborso per treni o aerei?

Il Codacons ha deciso di intervenire in favore dei cittadini

Viaggi programmati rischiano di saltare per il Coronavirus. Il Covid-19 è arrivato anche in Italia, provocando perplessità sugli effettivi rischi di contagio. Numerosi eventi pubblici sono stati sospesi, primo fra tutti il Carnevale di Venezia. Ma anche concerti, manifestazioni e competizioni sportive.
A causa della situazione, in molti vorrebbero rinunciare alle partenze in treno e aereo e ai viaggi programmati in hotel.
E’ possibile farlo?

Il Codacons si sta muovendo per garantire ai cittadini la possibilità di richiedere un rimborso per “cause di forza maggiore” (art. 1463 codice civile).

“Il contratto di trasporto/soggiorno/pacchetto di viaggio/evento acquistato dai cittadini non può essere portato a esecuzione a causa dei rischi connessi all’epidemia di Coronavirus”, si legge sul sito del Codacons. “Il viaggio/evento prenotato è divenuto, difatti, di impossibile realizzazione per ‘cause di forza maggiore’ riconducibili, appunto, all’improvvisa ed imprevedibile epidemia che si sta diffondendo e non ha alcuna rilevanza, allo stato, il luogo di destinazione del viaggio/esecuzione dell’evento”.

Per questo motivo il Codacons ha messo a disposizione degli interessati una diffida per chiedere alla Società interessata il rimborso totale del prezzo corrisposto per il volo/soggiorno/pacchetto viaggio/evento acquistato, e invitare l’ente competente a rimborsare le ulteriori somme corrisposte (per i necessari adempimenti burocratici sopra descritti ovvero per le spese collegate all’evento/viaggio)”.

Per aderire all’iniziativa bisognerà visitare il sito del Codacons a questo link e compilare il modulo per la richiesta di rimborso, “con espressa riserva, in caso di mancato positivo riscontro alla presente, di adire la competente Autorità Giudiziaria per la tutela dei propri diritti”.

2020-02-25T14:48:25+01:00