ROMA – Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari, si butta nell’editoria e annuncia il suo primo romanzo. Si intitola ‘Ahia!’ e uscirà per Mondadori il 3 novembre. Da oggi è disponibile il preorder in tutti gli store online.
Il cantautore, per la prima volta, si confronta con una scrittura narrativa e racconta l’intensa storia dell’incontro tra un uomo e suo padre, del quale fino a quel momento aveva sempre ignorato l’identità. Un appuntamento difficile eppure necessario tra due generazioni, due mondi molto diversi tra loro.
La storia di un incontro
Per Giovanni, questo il nome del protagonista, tutto cambia quando la madre, Milly, poco prima di morire gli regala un ultimo grande dramma: il nome di suo padre. L’ingegnere 27enne decide di andare a cercarlo per esaudire l’ultimo desiderio (o ordine) della mamma: “Chiedi a quello stronzo di venire al funerale”.
Giovanni, però, non sa ancora che mettendo piede nella casa e nella vita del padre, una vecchia gloria in cerca di oblio, entrerà anche nel suo mondo, fatto di sensi di colpa e segreti incartapecoriti, mezze verità, spacciatori improbabili, musica, animali impagliati, preti facili al vizio, bestemmie, nasi che raccontano di destini perfetti, gatti che ogni tanto si credono leoni, e nebbia. Una nebbia che, per alcuni è invadente, pericolosa e nella quale è facile perdersi, mentre per altri, come nel caso di Giovanni, diventa ossigeno che sa di libertà.
Un nuovo EP per i Pinguini Tattici Nucleari
‘Ahia’, oltre a essere il primo libro di Zanotti, è anche il nuovo Ep dei Pinguini Tattici Nucleari, che uscirà il 4 dicembre per Sony Music Italy. Del titolo scelto per i due lavori, il cantautore classe 1994 ha scritto sui social:
“Ahia è una parola affascinante. Nessuno te la insegna. Non è che un giorno, quando sei bambino, tua mamma arriva e ti dice: ‘è qualcosa che devi esclamare quando ti fai male’. Non te ne parla il maestro a scuola, non te la svelano gli amici al campetto. Tutti- si legge ancora- veniamo al mondo con un determinato numero di Ahia dentro, nel codice genetico, innati. Ognuno di essi corrisponde a una volta in cui permettiamo al mondo di farci del male. Ahia prima che essere parola, è una reazione, o ancora meglio una smorfia, quasi un gioco. Non ha etimologia, perché non ha storia: è semplicemente qualcosa che esiste e che diamo per scontato, come il cielo sopra la testa e la terra sotto ai piedi”.
Per concludere, Zanotti ha aggiunto: “Nella sua semplicità, Ahia descrive un’infinità di emozioni e sentimenti, ed è per questo che ho voluto chiamare così sia il mio libro che l’ultimo nostro lavoro discografico: per ricordarci che siamo bambini che non devono avere paura di cadere e sbucciarsi le ginocchia”.