Di Adriano Gasperetti
Strascichi di polemiche in casa Roma. Dopo le due sconfitte nel derby e nell’ottavo di finale di Coppa Italia contro lo Spezia, con tanto di figuraccia per la sesta sostituzione della squadra giallorossa in partita, vietata dal regolamento, tra l’allenatore Paulo Fonseca e il capitano Edin Dzeko i rapporti, già non buonissimi, si sono ulteriormente deteriorati. Dopo le due sconfitte, infatti, l’attaccante avrebbe addirittura guidato la rivolta da parte della squadra nei confronti del tecnico, criticato anche per le scelte tattiche di queste ultime uscite.
LE FASI DELLA ROTTURA
Una prima conseguenza si sarebbe avuta nella partita di campionato contro lo Spezia: ufficialmente Dzeko non ha giocato per un infortunio, ufficiosamente perché in punizione. E con tutta probabilità salterà anche il prossimo turno contro il Verona. In attesa di capire quale sara’ il futuro del giocatore, si parla di una possibile cessione, il tecnico Fonseca, d’accordo con la società, ha scelto di togliergli la fascia, passandola al suo vice Lorenzo Pellegrini. Questo è quanto afferma l’emittente tv Sky.
I PRECEDENTI NELLA ROMA
Non è certo la prima volta che succede una cosa del genere, in passato sono successi altri casi di capitani che hanno perso i gradi, sia in Italia che all’estero, sia recentemente che in passato. Rimanendo in casa Roma, due capitani a cui è stata tolta la fascia sono stati Giuseppe Giannini e più recentemente Daniele De Rossi. Al ‘Principe’ la tolse Ottavio Bianchi per passarla sul braccio di Rudi Voeller: siamo nel 1992, tra Giannini e il tecnico era risaputo come non corresse buon sangue, contro il primo che aveva definito il secondo “scorretto e sleale”. Per quanto riguarda De Rossi, decisiva fu l’espulsione rimediata contro il Porto nel preliminare di Champions, nella sconfitta della gara di ritorno di agosto del 2016. A causa del rosso a De Rossi venne tolta la fascia, doveva sostituire Totti infortunato, in quanto vice, che venne passata ad Alessandro Florenzi. La sanzione durò poche partite.
I CASI ANALOGHI
Uscendo dal Grande Raccordo Anulare, un altro illustre caso ha riguardato l’ex interista Mauro Icardi. È il 13 febbraio del 2019 quando la societa’ nerazzurra, attraverso un freddo comunicato, rende noto di aver deciso di cambiare capitano: “13 febbraio: Arriva il gelido comunicato dell’Inter: “Il Club comunica che il nuovo capitano della squadra e’ Samir Handanovic”. I rapporti interni e l’esposizione mediatica della moglie/manager Wanda Nara al centro della decisione della societa’ di togliergli la fascia. Attraversando i confini, fino all’Inghilterra, spicca la vicenda di Paul Pogba, che a settembre 2018 ha perso i gradi di vicecapitano per decisione dell’allora tecnico Josè Mourinho. A pesare nella scelta, il comportamento del giocatore francese, beccato a scherzare e ridere con due compagni di squadra, mentre il Manchester veniva eliminato dalla Coppa di Lega con il Derby County. “Non sarà più il capitano in seconda- le parole di Mourinho – questa è la mia decisione, cosi’ come era stata mia la scelta di farlo vice-capitano, sono l’allenatore e non devo dare spiegazioni a nessuno”.
LA VICENDA CRUYFF
Risale invece al lontano campionato 1972/73 il caso che ha visto coinvolto Johann Cruyff, leggenda del calcio mondiale. Il campionato è quello olandese, Cruyff veste la maglia dell’Ajax: furono i compagni di squadra, attraverso delle elezioni interne, a decidere che lui non sarebbe mai più stato il capitano dei ‘lanceri’. Alla fine decise che non ne sarebbe stato piu’ neanche il giocatore più rappresentativo visto che a fine stagione lascio’ l’Olanda per la Spagna, trasferendosi al Barcellona.