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Ghemon: “Torno a Sanremo diverso, ho sette vite come i gatti”

Il cantautore partecipa per la seconda volta con "Momento perfetto" e un look rinnovato

ROMA – “Mi dispiace tantissimo che non ci sia il pubblico ma ho fatto un sacco di strada nella mia carriera e non sarà la prima volta che canto in un posto vuoto. Non mi spaventa, mi sono fatto le ossa da quel punto di vista. Posso dire, dopo le prove, che l’emozione è comunque grande, la voglia di tutti sarà grande. Tutti ci terranno ad offrire un bello spettacolo”. Ne è convinto Ghemon alla vigilia dell’inizio della 71esima edizione del Festival di Sanremo, che lo vedrà in gara con ‘Momento perfetto’.

“Un pezzo molto realista”

Un brano che è figlio del 2020, dello stop vissuto a inizio anno e della voglia di ripartenza. “È un pezzo molto realista”, ha dichiarato Ghemon presentando il singolo e il suo nuovo disco ‘E vissero feriti e contenti’, in uscita il prossimo 19 marzo per Carosello Records.

Nel testo, ha spiegato ancora l’artista di Avellino:

“Non entro in punta di piedi. Dico subito ‘la vita è fatta di un sacco di aspettative che vengono disattese ed è inutile fare i supereroi tutte le volte’ ma, alla fine, è anche ottimista”.

Alla ricerca di positività…

E questa è la positività che il cantautore, al secolo Giovanni Luca Picariello, ha cercato anche nel progetto in arrivo:

“È stato un anno intenso da un sacco di punti di vista. C’è stato un primo momento in cui dovevo capire cosa stava succedendo intorno e sono rimasto bloccato ad osservare. Poi ho attraversato altre fasi: reazione, aggiustamento e voglia di vivere. E nonostante avessi scritto un disco (‘Scritto nelle stelle’, uscito lo scorso marzo, ndr.) non mi sentivo consumato. Avevo voglia di fare ancora musica. A tempo di record è uscito un album fatto di voglia. È una cosa strana di quest’anno- ha ammesso- non sono sicuro che ci sarebbe stato se fosse stato tutto normale con concerti e altro. Mi sono chiuso in studio e ho fatto solo quello”.

“Ho sette vite come i gatti”

Parla di cambiamento e accettazione di se stessi Ghemon, che torna sul palco di Sanremo per la secondo volta, con 40 chili in meno e con un’energia ritrovata che si nota anche nel sentirlo raccontare questo nuovo viaggio.

È, però, anche la copertina di ‘E vissero feriti e contenti’ a simboleggiare tutto questo. Ghemon è fotografato con un gatto sulla spalla:

“Era un gatto buonissimo, Jamie si chiamava, ma qui era in posizione rampante, pronto a scattare ed è come io mi sento. Poi è il mio settimo album e i gatti hanno sette vite”.

In questa nuova fase, ritroviamo un Ghemon diverso da quello lasciato al Sanremo 2019 con ‘Rose viola’.

“Affronto gli anni della mia vita come se stessi facendo dei film e, perciò, ogni volta cambio look”, ha svelato promettendo delle performance da non perdere.

A Sanremo con i Neri Per Caso

Vera e propria chicca della sua partecipazione sarà l’esibizione, nella serata delle cover, con il gruppo storico Neri per Caso in un medley di canzoni italiane:

“A maggio o giugno ho ascoltato tutto il loro catalogo e ho pensato: ‘Se mai dovessi andare a Sanremo voglio loro nella serata dei duetti’. Non per creare l’effetto nostalgia ma per far capire quanto la musica italiana sia malleabile.

2021-02-26T13:53:00+01:00