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Le nove cose da sapere sullo spotting

Con il termine di spotting, dal verbo inglese to spot=macchiare, s’intende la comparsa di perdite piccole perdite scure di sangue tra un ciclo e un altro. Si tratta di una condizione molto frequente che si verifica tra le donne in età fertile, generalmente non ha significato patologico ma desta molta preoccupazione nelle giovani donne e, comunque, […]

Con il termine di spotting, dal verbo inglese to spot=macchiare, s’intende la comparsa di perdite piccole perdite scure di sangue tra un ciclo e un altro. Si tratta di una condizione molto frequente che si verifica tra le donne in età fertile, generalmente non ha significato patologico ma desta molta preoccupazione nelle giovani donne e, comunque, non va sottovalutato.
Proviamo a saperne di più:

  • Può avvenire fra una mestruazione e l’altra, spesso durante l’ovulazione, a volte a fine ciclo, a volte nei giorni prima del nuovo flusso.
  • Queste perdite ematiche indicano che qualcosa non funziona correttamente nell’organismo. Una donna sana, infatti, non ha perdite tra una mestruazione e l’altra.
  • Lo spotting va quindi visto come un “sintomo amico”, che ci porta ad ascoltare ciò che nel nostro corpo, in quel momento, non funziona come dovrebbe.
  • Per questo non va sottovalutato né trascurato, e tantomeno autodiagnosticato.
  • La figura di riferimento da consultare, con cui comprendere ed eventualmente curare il sintomo è il/la ginecologo/a di fiducia. Sarà quest’ultima figura professionale ad individuarne la causa.
  • Lo spotting può essere provocato da due ordini di cause:

– disfunzionali: alterazioni ormonali dovute allo stress, premenopausa, disturbi del comportamento alimentare (soprattuto bulimia) e obesità; inserimento scorretto della spirale;

– organiche: cisti ovariche, vaginosi e vaginiti, ectopia del collo dell’utero, polipi e fibromi, endometriosi, lesioni precancerose o tumorali, menopausa precoce.

  • Lo spotting si verifica nel 10% circa delle donne che iniziano a fare uso di un contraccettivo ormonale, normalmente nel primo mese, quando il dosaggio di estrogeni è troppo basso, l’assunzione è irregolare o il transito intestinale è eccessivamente veloce.                                                               
  • Si tratta dunque di un fenomeno da tenere sotto controllo e che può essere eliminato curando le cause primarie che lo determinano.         
  • Valutate le cause organiche, si possono mettere in atto degli accorgimenti, ad esempio per combattere lo stress è importante adottare anche un stile di vita sano: peso corporeo nella norma; sonno regolare; movimento fisico quotidiano; respirazione lenta; alimentazione variata e ricca di legumi, oli vegetali e magnesio.

Lo sapevi che:

  • Spotting e spotting ovulatorio sono esattamente la stessa cosa. Anche se le perdite ematiche possono verificarsi in qualsiasi momento, la loro comparsa durante l’ovulazione è sicuramente più frequente. 
  • Le perdite da impianto in gravidanza possono presentarsi una decina di giorni dopo l’avvenuto concepimento (quindi leggermente in anticipo rispetto alle mestruazioni), mentre le perdite premestruali fanno la loro comparsa qualche giorno prima dell’arrivo del ciclo. Tuttavia in alcuni casi è facile confondere i due tipi di perdite soprattutto se le mestruazioni sono irregolari o lo spotting da impianto arriva intorno al dodicesimo giorno (o addirittura dopo) dal concepimento.

Dubbi e domande:

Anonima, 18 anni
Ho sentito parlare di spotting e perdite da impianto, potreste chiarirmi un po’ le idee?…
Germana,
Mia madre dice che sia spotting ma io non ho ben capito cosa sia…


 In questa puntata di “Sbratz”, la Tv delle ragazze 2018, si parla di ciclo…

 

 

2022-02-07T11:31:52+01:00