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Chi vi scrive è una nonna che vede un suo nipote scivolare in un burrone…

Scusate , chi vi scrive è una nonna che vede un suo nipote scivolare in un burrone. Ha 17 anni rifiuta qualsiasi attività cominciando dalla scuola. Passa le giornate a letto , disinteressato a qualsiasi attività.E’ diventato molto aggressivo i genitori (sempre molto attenti) si sentono impotenti. Per questo vi scrivo io . Non vedo […]

Scusate , chi vi scrive è una nonna che vede un suo nipote scivolare in un burrone. Ha 17 anni rifiuta qualsiasi attività cominciando dalla scuola. Passa le giornate a letto , disinteressato a qualsiasi attività.
E’ diventato molto aggressivo i genitori (sempre molto attenti) si sentono impotenti. Per questo vi scrivo io . Non vedo come poter convincere il ragazzo a dialogare con qualcuno. la situazione è in continuo peggioramento . Cosa posso fare? Grazie

Marinella, 74 anni


Cara Marinella,
ha descritto molto bene una situazione che sembra essere ormai sempre più frequente tra gli adolescenti. La difficoltà di ritrovare la concentrazione, la motivazione sembra correlarsi con un ritiro dalle attività scolastiche e ad una maggiore difficoltà a gestire le emozioni che tendono poi ad esplodere e ad avere una risonanza molto forte.
La frustrazione magari di non riuscire a seguire, di faticare nelle relazioni sociali, di non staccarsi dal pc, di non riuscire a programmare nulla perchè tutto potrebbe essere sovvertito da un momento all’altro può trasformarsi in una rabbia auto o eterodiretta. 

Non è una situazione facile e spesso in famiglia è facile incastrarsi in questo circuito di impotenza, frustrazione e tensione. Si finisce per parlare sempre di rabbia e di incomprensioni ma non della tristezza, e di quel senso di solitudine e di immobilità che prevale. 
Come sono le sue relazioni con i compagni di classe? Magari si potrebbero incentivare queste uscite al parco o nel rispetto delle norme vigenti, potrebbe riprendere una attività fisica, muoversi, riattivarsi fisicamente potrebbe essere un passaggio importante anche per canalizzare la rabbia.
In ogni scuola dovrebbero essere attivi degli sportelli di ascolto sia per ragazzi che per genitori, magari può informarsi se anche nella scuola di suo nipote c’è questo servizio. A volte non è facile all’interno della scuola esporsi, si ha sempre il timore che anche i professori possano sapere tutto. Se la resistenza di suo nipote è legato al contesto scolastico potreste dirigervi sul territorio tra consultori o professionisti privati. Potrebbe anche scriverci suo nipote, le mail sono completamente anonimo, ma potrebbe essere un primo passo. In questo momento di emergenza, è stato attivato un servizio gratuito di consulenze psicologiche per ragazzi e genitori su tutto il territorio Nazionale, Lontani ma Vicini, dove eventualmente non solo suo nipote ma anche i genitori potrebbero confrontarsi tramite mail o colloquio telefonico o videochat con un esperto della nostra èquipe. Anche per i genitori è importante capire come muoversi e quali strategie adottare
Speriamo di essere stati di aiuto. Torni a scriverci qualora ne avesse bisogno.
Un caro saluto!

2021-08-03T16:08:43+02:00